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Pro Svizzera si oppone a trattato dell’Oms sulle pandemie

I Paesi membri dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) intendono raggiungere un accordo internazionale per combattere le future pandemie (foto d'archivio) KEYSTONE/AP/ANJA NIEDRINGHAUS sda-ats

(Keystone-ATS) L’associazione Pro Svizzera si oppone al previsto trattato dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sulle pandemie, considerato un “diktat”.

Le sue ripercussioni sono notevoli per la sovranità della Svizzera e la libertà individuale dei cittadini, ha sostenuto oggi in conferenza stampa a Berna il comitato dell’associazione nata poco più di un anno fa dall’unione di tre organizzazioni antieuropeiste.

L’Oms impone agli Stati membri di firmare un nuovo trattato sulle pandemie e un nuovo regolamento sanitario internazionale, ha dichiarato il comitato, secondo cui il Consiglio federale “minimizza la situazione e tiene all’oscuro il parlamento e il popolo svizzero”.

Per Pro Svizzera, qualsiasi interferenza da parte di un’autorità straniera e priva di legittimità democratica, come l’Oms, è chiaramente fuori discussione. Sulla base di un’indagine demoscopica commissionata dalla stessa Pro Svizzera, l’associazione afferma che anche il popolo svizzero vuole interrompere i negoziati con l’Oms.

Il presidente dell’UDC e consigliere agli Stati ticinese Marco Chiesa e il consigliere nazionale Franz Grütter (UDC/LU) hanno redatto tre mozioni. La prima chiede di interrompere immediatamente tutti i negoziati con l’Oms a meno di non aver ricevuto il via libera del Parlamento. La seconda dà l’incarico al Consiglio federale di modificare la legge sulle epidemie, affinché la Svizzera possa agire in modo sovrano e indipendente, senza vincoli stranieri. E infine la terza auspica una totale trasparenza nei contratti conclusi con i produttori di vaccini.

Le tre mozioni e la conferenza stampa odierna segnano l’inizio di un’ampia campagna di Pro Svizzera che mira “a fermare l’attacco alla sovranità della Svizzera, alla democrazia diretta e alla libertà individuale della sua popolazione”.

Il comitato di Pro Svizzera comprende in particolare i consiglieri nazionali dell’UDC Pierre-André Page (FR), Walter Wobmann (SO), Piero Marchesi (TI), ma anche ex parlamentari dell’UDC come Christoph Mörgeli (ZH) e Adrian Amstutz (BE).

I 194 Paesi membri dell’Oms intendono raggiungere un accordo internazionale per combattere le future pandemie. I negoziati sono attualmente in corso e dovrebbero sfociare entro la fine di maggio 2024 in un testo giuridicamente vincolante per far fronte o addirittura prevenire la prossima catastrofe.

Pro Svizzera è nata nell’ottobre 2022 dall’unione di Azione per una Svizzera indipendente e neutrale (ASNI), No alla strisciante adesione all’Ue e l’Associazione degli imprenditori contro l’adesione all’Ue.

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