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Vaccino anti-Covid: i giovani lo fanno per solidarietà

I più giovani si vaccinano contro il coronavirus soprattutto per solidarietà nei confronti dei gruppi a rischio. KEYSTONE/GAETAN BALLY sda-ats

(Keystone-ATS) Le motivazioni per farsi vaccinare contro il coronavirus variano con l’età, secondo un sondaggio dell’Alta scuola zurighese di scienze applicate (ZHAW). Gli anziani pensano in primis alla loro salute, mentre i giovani mettono al primo posto la solidarietà.

Circa 9000 persone hanno risposto al sondaggio online realizzato presso il centro di vaccinazione di Winterthur (ZH), si legge in un comunicato odierno dell’Alta scuola.

Chi ha più di 65 anni motiva la scelta di vaccinarsi con la protezione della propria salute e quella della popolazione in generale. Sotto i 24 anni si parla invece della protezione dei gruppi a rischio, oltre che della prospettiva di poter viaggiare e della speranza nella fine della pandemia, per evitare ad esempio un nuovo confinamento.

Julia Dratva, co-responsabile dello studio, sottolinea che le risposte coincidono con quanto detto dal Consiglio federale: col vaccino gli anziani si proteggono e i giovani proteggono la società. La solidarietà dei giovani è molto marcata, afferma la ricercatrice, citata nella nota.

Pressione sociale

Intanto, la percezione di una certa pressione sociale per farsi vaccinare sembra aumentare: su una scala da 1 a 10 gli intervistati a metà aprile ponevano il livello a 1,9, mentre a fine luglio la media è di 4,3.

Il 55% dei genitori di bambini con meno di 12 anni hanno indicato di voler sicuramente o molto probabilmente far vaccinare i figli. Il 10% è in attesa di maggiori informazioni, il 20% è indeciso e il 15% è contrario.

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