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Vertice NATO, alleati si impegnano a investire il 5%

Keystone-SDA

Gli alleati dalla NATO si impegnano a investire il 5% del PIL annuo nelle esigenze fondamentali di difesa e nelle spese relative alla sicurezza entro il 2035, in conformità con l'articolo 3 del Trattato di Washington.

(Keystone-ATS) “Gli alleati stanzieranno almeno il 3,5% del PIL annuo, in base alla definizione concordata di spesa per la difesa della NATO, entro il 2035, per finanziare i requisiti fondamentali della difesa e per soddisfare gli obiettivi di capacità della NATO”, si legge nella dichiarazione finale del Vertice dell’Alleanza atlantica all’Aja, secondo cui l’1,5% andrà invece al più generale comparto della sicurezza. “Gli alleati accettano di presentare piani annuali che mostrino un percorso credibile e incrementale per raggiungere questo obiettivo”, recita il testo, che prevede una revisione dei piani nel 2029.

“Gli alleati ribadiscono il loro impegno sovrano a fornire sostegno all’Ucraina”, indica inoltre la dichiarazione finale. Dal documento, come ampiamente previsto, è escluso ogni menzione ad un futuro ingresso di KIev nell’Alleanza, al contrario di quanto accadde a Washington l’anno scorso, dove si stabilì il principio del “percorso irreversibile”. Non figurano nemmeno riferimenti agli impegni finanziari per l’Ucraina – l’anno scorso c’erano i 40 miliardi all’anno – che, appunto, ora diventa “un impegno sovrano”.

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Nella dichiarazione gli alleati si dichiarano “uniti di fronte a profonde minacce e sfide alla sicurezza, in particolare la minaccia a lungo termine rappresentata dalla Russia per la sicurezza euro-atlantica e la persistente minaccia del terrorismo”. Come anticipato, il linguaggio non prevede una netta definizione dell’invasione russa in Ucraina come “guerra di aggressione”.

Trump, merito mio

“L’impegno dell’aumento della spesa militare si chiamerà la dichiarazione de L’Aja, è una vittoria monumentale per gli USA, perché portavamo un peso ingiusto, ma è anche una vittoria per l’Europa e la civiltà occidentale”, ha detto il presidente americano Donald Trump al termine del vertice. “Non so se è merito mio ma penso che sia merito mio”.

Trump ha anche affermato che “è terribile quello che ha fatto la Spagna, si rifiuta di pagare la sua quota, faremo pagare a Madrid il doppio dell’accordo sui dazi”.

Il premier spagnolo Pedro Sánchez ha invece sostenuto, sempre al termine de vertice, che oggi “vincono la Nato e la Spagna”, così come “la sicurezza e il welfare”. A suo avviso il suo paese è stato “assolutamente rigoroso” nello stabilire al 2,1% del PIL le spese militari da impegnare. “Non l’ho detto io, ma le Forze armate”, ha aggiunto, dicendo anche che la Spagna vuole “rispettare gli impegni con la NATO” ed è “un paese affidabile”.

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