Alla Kuoni si preannuncia una lunga battaglia legale

Si preannuncia una lunga battaglia legale in casa Kuoni: la sospensione del presidente del consiglio di amministrazione (Cda) Daniel Affolter è solamente provvisoria e l'ultima parola spetta unicamente agli azionisti.
Affolter intende inoltrare un ricorso per cassazione contro la decisione di domenica della maggioranza del Cda di sospenderlo dal suo incarico, ha precisato lunedì il suo portavoce Jean-Marc Hensch, giudicando la misura ingiustificata perché presa senza convocazione formale del Cda.
La sospensione è unicamente provvisoria in quanto solo gli azionisti hanno la facoltà di poter destituire definitivamente un membro del Cda, ha sottolineato Rolf Weber, professore di diritto economico all’Università di Zurigo. Ma la prossima assemblea generale, in agenda il 15 maggio, non potrà affrontare la questione perché non figura fra i punti all’ordine del giorno, che è stato stabilito prima che esplodesse la vicenda. Ormai è anche troppo tardi per aggiungere trattande, visto che occorre un preavviso di 20 giorni.
Il mandato di Affolter decorre fino al 2003. Per rimetterlo in questione rapidamente si dovrebbe convocare un’assemblea generale straordinaria. Interrogata in merito a questa possibilità, una portavoce della maggiore agenzia di viaggi svizzera ha dichiarato che la stanno esaminando.
Per ora Affolter sembra avere buone carte in mano. La Fondazione Kuoni-Hugentobler, presieduta dallo stesso Affolter, controlla il 6,25 percento del capitale e il 25 percento dei diritti di voto di Kuoni. Per andare contro la sua volontà, gli avversari di Affolter dovrebbero quindi mobilitare in una nuova assemblea generale almeno il 50 percento degli azionisti. Ma la partecipazione media finora è stata del 35 percento.
Sul piano giuridico, niente è ancora deciso. La maggioranza del Cda, riunita attorno al vice-presidente Heinz Müller, ha presentato una denuncia all’autorità di sorveglianza. Tale denuncia ha il potere di reclamare il rimborso dei bonus che Affolter si è concesso e perfino la sua destituzione dall’incarico di presidente del consiglio di fondazione. «Ma perché ciò avvenga, le colpe di Affolter devono esser state gravi», ha detto Weber.
Inoltre contro Affolter dovrebbe essere inoltrata al Ministero pubblico distrettuale di Zurigo una denuncia penale con l’accusa di amministrazione infedele per quanto riguarda la conduzione della fondazione. Affolter ha replicato con una denuncia nei confronti di Heinz Müller per soppressione di documenti, sottrazione di una cosa mobile, danneggiamento di dati, violazione del segreto commerciale e tentativo di coazione.
Vista l’importanza della posta in palio, i verdetti non giungeranno rapidamente, ha detto Weber. La vicenda potrebbe anche finire al Tribunale federale. Per il bene dell’impresa, sarebbe meglio se Affolter se ne andasse spontaneamente, ha affermato Patrick Schwendimann, analista alla Banca cantonale di Zurigo.
Al centro della vicenda ci sono dodici milioni di franchi che si sono versati i membri del consiglio di Fondazione Kuoni- Hugentobler. Affolter aveva annunciato sabato sera di voler donare gli otto milioni che si era concesso all’associazione «Villaggi per bambini SOS», provando così di «non aver mirato all’arricchimento personale».
swissinfo e agenzie

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