In corso a Ginevra i negoziati fra guerriglia e governo colombiani

I due membri dell'ELN attualmente in carcere Francisco Galan (sinistra) e Felipe Torres (destra) all'arrivo a Ginevra scortati dalla polizia insieme al commissario governativo per la pace Camilo Gomez Keystone

Lunedì mattina sono iniziati a Ginevra i colloqui di pace fra governo colombiano e guerriglia dell'ELN, mentre in Colombia continuano gli scontri. I due giorni di discussioni si svolgono grazie ai buoni uffici della Svizzera. Audio di Maurizio Salvi.

L’incontro si svolge in un hotel vicino all’aeroporto. Circa 90 persone partecipano, tra cui rappresentanti dell’Esercito di liberazione nazionale, del governo e della società civile. L’incontro è stato aperto dal numero due del ministero degli esteri svizzero Franz von Däniken.

Lo scopo della riunione è di rimettere in carreggiata il processo di pace e preparare una conferenza nazionale di riunificazione. Il principale movimento di guerriglia, le Forze armate rivoluzionarie (FARC), non partecipa però alle discussioni.

A Ginevra sono giunti anche i parenti di cinque ostaggi colombiani in mano all’ELN per cercare di farsi sentire dai rapitori dei loro famigliari. L’ELN ha attualmente in ostaggio 41 persone.

L’ELN è il secondo movimento guerrigliero per importanza, con 5000 aderenti. Le FARC hanno dal canto loro già intavolato negoziati con il governo l’anno scorso. Attualmente sono in corso violenti scontri fra i ribelli dell’ELN ed estremisti di destra degli squadroni della morte, che hanno provocato decine di morti.

Dal 1964, il conflitto in Colombia ha già fatto oltre 120.000 morti. Almeno due milioni di persone sono fuggite dalle regioni dove si svolgono gli scontri.

swissinfo e agenzie