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Maniaci pericolosi in carcere per sempre?

Il penitenziario di Regensdorf, nel Canton Zurigo Keystone

I criminali sessuomani estremamente pericolosi e non curabili dovrebbero restare in carcere per tutta la vita, senza usufruire di permessi.

Invece secondo governo e parlamento la nuova revisione completa del codice penale darà una protezione ancora più completa ai cittadini.

Negli ultimi tempi, quando si tratta di accordare dei permessi o la libertà condizionata a violentatori e pedofili, le autorità si sono fatte molto più attente rispetto al passato, quando si erano verificati casi di maniaci in libera uscita che avevano ucciso o violentato bambini e ragazze.

Ciò non basta ai promotori dell’iniziativa “Internamento a vita per criminali sessuomani violenti estremamente pericolosi e refrattari alla terapia”, che vogliono il carcere a vita senza permessi.

La sicurezza assoluta non esiste e non si riusciranno mai a trovare periti disposti a dichiarare una persona definitivamente incurabile. Inoltre diventerà ancora più difficile per un giudice pronunciare una sentenza d’internamento definitivo. Questi alcuni degli argomenti di chi si oppone all’iniziativa.

Una scelta difficile

Lo sdegno nell’opinione pubblica suscitato negli ultimi anni da alcuni atti di efferata violenza sessuale ha spinto un gruppo di vittime e parenti di vittime di maniaci alla raccolta di firme per l’iniziativa, che vuole impedire ai delinquenti pericolosi considerati incurabili di usufruire di qualsiasi forma di libertà.

Il loro numero non è molto alto, si parla di una cinquantina in tutta la Svizzera, ma la gravità dei fatti di sangue commessi ha traumatizzato a tal punto l’opinione pubblica, da provocare un’adesione senza precedenti alla raccolta di firme.

194 mila sono state depositate nel 2000, un numero che è quasi il doppio di quello necessario per un’iniziativa popolare. Le firme provenivano soprattutto dalle regioni della Svizzera tedesca in cui si erano verificati gli episodi più odiosi.

L’iniziativa è stata respinta dal Consiglio federale e dalla maggioranza del Parlamento, che vi contrappongono come controprogetto indiretto la revisione completa del Codice penale, adottata dalle Camere nel dicembre 2002 e che entra in vigore nel 2005 o nel 2006.

Permessi accordati solo da periti indipendenti

E vediamo ora nel dettaglio le misure che propone l’iniziativa. Per i criminali pericolosi considerati incurabili verrebbe esclusa ogni forma di permesso, libera uscita o scarcerazione anticipata.

La liberazione sarebbe possibile solo nel caso in cui nuove conoscenze scientifiche consentissero di dimostrare che il criminale può essere curato, e che non rappresenta più un rischio per la società.

Le perizie sul suo stato di salute mentale dovrebbero essere svolte da due esperti reciprocamente indipendenti.

Nel caso in cui il delinquente messo in libertà commettesse un altro crimine, le autorità che ne hanno deciso la scarcerazione sarebbero da considerare responsabili.

Contrari governo e parlamento

L’iniziativa viene sostenuta in parlamento solo da alcuni esponenti dell’estrema destra, del Partito della Libertà e dell’UDC. Ma il comitato d’iniziativa prende le distanze da qualsiasi partito.

Preferisce infatti definirsi semplicemente un gruppo di vittime o parenti di vittime di delitti sessuali violenti, che vogliono proteggere bambini e minori dai peggiori criminali.

Per il Consiglio federale è eccessiva la richiesta che l’internamento a vita venga decretato una volta per tutte. L’iniziativa prevede infatti che un riesame della decisione sarebbe ammesso solo alla luce di eventuali nuove conoscenze scientifiche.

L’allora responsabile del dipartimento di giustizia e polizia, Ruth Metzler, nel presentare la campagna contro l’iniziativa, pur esprimendo comprensione e rispetto, si era detta convinta che una persona possa cambiare nel corso della reclusione.

Ruth Metzler aveva anche sottolineato che il Codice penale va più in là del testo stesso dell’iniziativa, in quanto prevede l’internamento non solo per i criminali pericolosi affetti da turbe psichiche e refrattari a qualsiasi terapia, ma anche per tutti quei reati gravi in cui vi è il rischio di recidiva.

Secondo il governo la sicurezza della collettività sarebbe dunque meglio garantita dal nuovo testo del Codice penale che dall’iniziativa. Perciò il Consiglio federale non vi contrappone alcun controprogetto.


swissinfo, Raffaella Rossello

L’iniziativa popolare “Internamento a vita per criminali sessuomani violenti estremamente pericolosi e refrattari alla terapia” vorrebbe il carcere a vita, senza permessi o libera uscita, per questo tipo di criminali.

Parlamento e governo sono contrari, ma non vi oppongono nessun controprogetto. Secondo le autorità basta la revisione del codice penale, che comprende norme più restrittive non solo per i criminali sessuali, ma per tutti i delinquenti pericolosi recidivi.

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