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Massimo Busacca, un fischietto per i campioni

Massimo Busacca, apprezzato per la sua naturale autorevolezza. Keystone

Tra i protagonisti della finale di mercoledì sera di Champions League tra Manchester United e Barcellona vi sarà anche uno svizzero: la partita sarà infatti diretta dall'arbitro Massimo Busacca.

Il ticinese ha già arbitrato delle partite ai Campionati del mondo ed europei, tra cui la semifinale dell’Euro 2008 tra Germania e Turchia. La finale in programma mercoledì sera all’Olimpico di Roma costituirà però senz’altro l’apice della sua carriera.

Grazie alla sua calma, alla sua visione del gioco e al suo occhio preciso, il 40enne originario di Monte Carasso è riuscito ad issarsi al secondo posto nella graduatoria dei migliori arbitri europei.

Malgrado la sua esperienza, Busacca non ha mai nascosto di provare una certa tensione prima delle grandi partite. Ma naturalmente è pervaso anche da una certa fierezza: “Ritengo che sia il giusto premio per il lavoro svolto durante tutti questi anni. Il fatto di essere il primo ticinese ad arbitrare una finale di Champions, poi, mi riempie di orgoglio. Per uno svizzero arrivare dove sono arrivato io non è facile”, ha dichiarato in un’intervista al Corriere del Ticino.

Tra le star del mondo calcistico

Mercoledì sera, allo Stadio Olimpico le stelle si chiameranno Messi, Iniesta, Xavi, Henry o Eto’o per i catalani e Cristiano Ronaldo, Rooney, Giggs o Berbatov per gli inglesi. Tutti questi artisti del pallone dovranno però danzare al ritmo del fischietto di Massimo Busacca.

Un fischietto che però non basta per vivere. Contrariamente alle 22 stelle strapagate che scenderanno in campo, Busacca è un semiprofessionista. Durante la settimana, gestisce infatti il bar del palazzo del governo di Bellinzona.

Certo, da Roma partirà con 5 mila franchi in più nel portafoglio. Nulla se confrontato ai premi partita e introiti vari che genererà una vittoria per i giocatori della squadra vincitrice.

Tra l’arbitro e i calciatori vi sono anche altre differenze. Se i secondi devono cercare di incantare il pubblico coi loro dribbling e le loro giocate, il direttore di gara deve agire nel modo più discreto possibile, poiché, come recita il detto, “l’arbitro migliore è quello che non si vede”.

Indubbia professionalità

Una smania di protagonismo da cui Busacca sembra immune. Per il ticinese, arbitrare è soprattutto una vocazione. Il 40enne non dirige infatti solo prestigiose partite della Champions League o gare del campionato svizzero di calcio. Nel recente passato, Busacca non ha disdegnato di prestare il suo fischietto per i campionati europei di montagna oppure per un incontro tra due squadre del carcere luganese della Stampa. Se si vuole essere al ‘top’, bisogna saper dirigere bene anche queste partite, ha sottolineato.

Malgrado il suo statuto di semiprofessionista, Busacca si è preparato per questo appuntamento come un vero professionista: ha studiato la disposizione tattica delle due squadre e il loro sistema di gioco. Inoltre ha esaminato le statistiche di questa stagione, ad esempio il possesso di palla, i falli, i fuorigioco… E per poter seguire una partita dal ritmo verosimilmente indiavolato, l’arbitro ticinese non ha dimenticato la preparazione fisica.

Niente paura in campo

La partecipazione a questo galà del calcio europeo è una prima per l’arbitro ticinese. Non così invece per i suoi protagonisti. Già un anno fa, infatti, Busacca aveva diretto la semifinale di Champions League tra il Barca e il Manchester United.

Una serata particolarmente apprezzata dagli addetti ai lavori e che Busacca porta ancora nel cuore. Come l’anno scorso, anche questa sera il ticinese affronta questa nuova sfida con serenità: «Un arbitro non deve mostrare dipendenza psicologica. Non ho tempo per avere paura». E se dovesse avere qualche incertezza, Busacca potrà sempre contare sul sostegno dei suoi tre assistenti svizzeri, Matthias Arnet, Francesco Buragina e Claudio Circhetta.

Renat Künzi, swissinfo.ch
(Traduzione e adattamento dal tedesco, Daniele Mariani)

Massimo Busacca, 40 anni, è nato a Bellinzona, la capitale del canton Ticino.

Dal 1996 arbitra nella massima categoria del calcio elvetico, la Super League.

Come calciatore ha giocato in 2a lega.

Dal 1998 ha iniziato ad arbitrare a livello internazionale.

Busacca è considerato dalla Uefa il secondo miglior arbitro del 2008, dietro all’italiano Roberto Rosetti.

La Champions League, già Coppa dei Campioni d’Europa, è il massimo torneo calcistico europeo e, a livello sportivo e finanziario, la più importante competizione al mondo per squadre di club.

Creato nel 1955, questo torneo vede attualmente la partecipazione di 32 squadre.

Finora la competizione è stata vinta da 21 società, 12 delle quali hanno conquistato il trofeo più di una volta.

La squadra più titolata è il Real Madrid, con 9 successi, seguiti dal Milan (7) e dal Liverpool (5).

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