No del governo a misure urgenti nella lotta contro l’estrema destra

Il Consiglio federale rinuncia a misure urgenti per lottare contro l'estremismo di destra. In questo senso non proibirà né i gruppi d'estrema destra né l'importazione di propaganda. Saranno invece studiati più approfonditamente vari mezzi d'intervento.
La situazione va presa sul serio – ha sottolineato la ministra di giustizia e polizia Ruth Metzler- ma non si deve drammatizzare perché la precedenza va data al principio della libertà personale.
Il Consiglio federale considera che finora non si sono registrati attacchi all’ordine pubblico di una gravità tale da giustificare provvedimenti, come il divieto dei gruppi estremisti. Restrizioni del genere vanno decretate quale ultima ratio, nel caso in cui la situazione s’aggravasse.
Secondo Ruth Metzler occorre dapprima utilizzare tutti i mezzi giuridici a disposizione per combattere i «gruppi estremisti che ignorano i principi democratici e si dedicano ad atti di violenza». La cooperazione nazionale e internazionale può ancora essere intensificata.
Nelle prossime settimane il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) esaminerà comunque le raccomandazioni del gruppo di lavoro «estremismo di destra». Quest’ultimo fa varie proposte, tra cui l’istituzione di una banca dati, che annovera tutti gli «hooligans», e una migliore cooperazione con i club di calcio e di disco su ghiaccio.
L’estremismo di destra – ha sottolineato Ruth Metzler – è una questione che concerne l’intera società. Non è solo un problema riservato alla polizia. In quest’ottica, il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale dell’interno (DFI) di appurare le necessità in fatto di ricerche sociali. Sarà più facile combattere l’estremismo di destra se si conoscono le cause del fenomeno, ha ancora osservato Ruth Metzler.
Sempre nell’ambito di questa problematica, al Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) spetta invece il compito di promuovere la lotta contro l’estremismo violento a livello internazionale. I diplomatici svizzeri sono invitati a incoraggiare le misure contro la diffusione del razzismo e l’estremismo di destra via Internet.
La Svizzera è relativamente disarmata per impedire la propaganda d’estrema destra sulla rete elettronica. Risulta infatti molto difficile perseguire penalmente coloro che autorizzano la diffusione di programmi a contenuti razzisti.
swissinfo e agenzie

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