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Processo di pace in pericolo nello Sri Lanka

Keystone

Al termine della sua visita nello Sri Lanka, Micheline Calmy-Rey ha invitato il governo di Colombo e i ribelli tamil a ritornare al tavolo dei negoziati.

La ministra svizzera degli affari esteri teme il rischio di una ripresa della guerra civile sull’isola asiatica.

“Ho l’impressione che l’armistizio sia minacciato”, ha dichiarato Micheline Calmy-Rey, al termine del suo viaggio di 5 giorni nello Sri Lanka.

Nel corso della sua visita, la consigliera federale si è intrattenuta tra l’altro con la presidente Chandrika Kumaratunga, il nuovo primo ministro Mahinda Rajapakse e il leader dell’opposizione ed ex primo ministro Ranil Wickremesinghe.

I colloqui hanno permesso di dare un nuovo slancio alle relazioni bilaterali, contrassegnate anche dalla presenza in Svizzera di circa 40’000 cittadini di origine srilankese.

Tra di loro soprattutto esuli tamil, sfuggiti alla guerra civile che ha sconvolto l’isola asiatica negli ultimi due decenni.

Proposte svizzere

Per quanto riguarda il processo di pace, Micheline Calmy-Rey ha esaminato in particolare le diverse possibilità che si offrono alla Confederazione per sostenere la tregua conclusa nel febbraio del 2002.

La responsabile della diplomazia elvetica ha offerto il sostegno del governo svizzero nell’ambito del federalismo, dell’aiuto umanitario e dello sminamento, ha dichiarato Ivo Sieber, portavoce del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).

Non ci sono state decisioni concrete, ma la Svizzera intende insistere, come finora, sull’importanza del rispetto dei diritti umani, ha aggiunto Sieber.

La Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) finanzia fra l’altro un programma televisivo che promuove la convivenza pacifica fra le varie etnie.

Il budget della DSC destinato allo Sri Lanka ammonta attualmente a 5 milioni di franchi.

60’000 vittime

I negoziati tra il governo di Colombo e i ribelli tamil, che rivendicano un proprio Stato indipendente, sono a un punto morto dall’aprile del 2003.

La guerra civile in Sri Lanka ha fatto oltre 60’000 vittime. 800’000 persone sono state sfollate e 35’000 di loro hanno cercato rifugio in Svizzera.

Dal primo al sette ottobre Ginevra ha ospitato una riunione delle Tigri per la liberazione della patria tamil (Ltte) con lo scopo di preparare un nuovo giro di negoziati con il governo srilankese.

Già dal 2002 la Svizzera ha intensificato i contatti bilaterali con il governo di Colombo e con i ribelli tamil per giungere ad una soluzione pacifica del conflitto.

Conferenza degli ambasciatori

In questi giorni, Colombo ha ospitato anche la conferenza degli ambasciatori elvetici in Asia.

Tra i temi in agenda figuravano il rafforzamento della rete diplomatica elvetica nella regione e la presenza in generale della Svizzera in Asia.

swissinfo e agenzie

La guerra civile nello Sri Lanka ha lasciato dietro di sé oltre 60’000 morti e 800’000 sfollati.
In Svizzera vivono circa 40’000 cittadini di origine srilankese, tra cui soprattutto esuli tamil.
La cooperazione svizzera versa 5 milioni di franchi all’anno per l’aiuto allo sviluppo sull’isola asiatica.

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