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Swatch divorzia dallo sci

D'ora in poi non sarà più la Swatch a decretare il vincitore delle gare di sci Keystone Archive

Il capo del gruppo orologiero, Nick Hayek, critica il comportamento di Gian Franco Kasper, presidente della FIS.

Swatch non si occuperà più del cronometraggio e della gestione dei risultati delle gare sportive della Federazione internazionale di sci (FIS).

Colpo di scena nel mondo dello sci: il numero 1 mondiale del settore dell’orologeria rinuncia alla sua collaborazione con la FIS.

Al centro del divorzio vi è il mancato ottenimento da parte della Swatch di un contratto in esclusiva.

Esclusiva negata

Secondo Nick Hayek, «il fatto di dover negoziare ogni volta con un’altra federazione nazionale per ottenere il diritto di cronometrare le gare di sci e di gestirne i risultati costa molto tempo».

Ragion per cui, tre anni fa, il gruppo Swatch aveva chiesto alla FIS di accordarle un contratto in esclusiva per esercitare queste due attività.

A detta del direttore del gruppo orologiero con sede nel canton Berna «tutti erano d’accordo di lasciare l’esclusiva alla Swatch, a parte la Federazione austriaca. Tuttavia la FIS – e in particolare il suo direttore Kasper – non è stata in grado di concludere un contratto globale».

La federazione austriaca di sci ha perciò firmato contratti con Siemens per l’elaborazione dei dati e con Alge Timing per il cronometraggio delle prove, come nella gara di slalom gigante maschile disputata martedì a Flachau.

Niente più «regali»

Nick Hayek sottolinea che la ditta Swatch ha sempre offerto le sue prestazioni senza chiedere alcuna remunerazione.

«Ogni anno consacriamo 3 milioni di franchi a questa attività. In cambio chiediamo soltanto che la nostra marca figuri sui cartelloni di cronometraggio», ha affermato.

Alla luce di quanto è accaduto, la Swatch dichiara di non essere più disposta a fornire gratuitamente i propri servizi: «se la FIS avrà ancora bisogno di noi, d’ora in poi dovrà concludere un contratto con la nostra ditta e pagare le nostre prestazioni», ha affermato Hayek.

Fine di una tradizione lunga 60 anni

Dal canto suo Kasper, per nulla intimidito dalle affermazioni di Hayek, ha respinto tutte le critiche mosse da quest’ultimo, sostenendo che «il presidente della direzione di Swatch non è realista e che non capisce abbastanza di sci».

Ha pure indicato che la FIS «contatterà altre società orologiere». Tuttavia si dice dispiaciuto che Swatch, con la sua decisione, voglia mettere fine a una tradizione lunga 60 anni con l’industria orologiera svizzera.

Molte marche nel futuro dello sci

Fino al 2002, la FIS lavorava con Swisstiming/Longines, appartenente al gruppo Swatch. Non era tuttavia stato concluso alcun contratto in esclusiva.

Nel 2003, Tag Heuer aveva cronometrato i campionati del mondo di St. Moritz.

Swatch garantirà il cronometraggio delle gare per le quali c’è un obbligo contrattuale, vale a dire Wengen, Bormio e Kitzbuehel. Dopo «ci ritireremo dalla FIS, che è gestita male», ha indicato Hayek.

Swatch continuerà a essere presente in altre competizioni internazionali come i Giochi olimpici.

swissinfo e agenzie

Il gruppo Swatch rinuncia alle sue attività in seno alle gare di coppa del mondo di sci.

La ragione del divorzio fra la FIS e la Swatch è la decisione della federazione di sci di non accordare un’esclusiva al gruppo orologiero nei settori del cronometraggio e della gestione dei risultati.

Swatch continuerà tuttavia a cronometrare le competizioni durante i giochi olimpici.

Gian Franco Kasper è alla testa della Federazione internazionale di sci (FIS) nel maggio 1998;
La FIS ha sede a Oberhofen, nel canton Berna, e conta 102 Stati membri;
Budget d’esercizio: 40 milioni di franchi svizzeri.

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