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Una violenta e misteriosa esplosione

La macerie generate dall'esplosione nel centro del paese Keystone

Capodanno con il botto in Ticino. Un'osteria di Taverne è stata distrutta verso mezzanotte da una violenta esplosione.

Pochi mesi fa, sempre a Taverne, era bruciato un altro ristorante. In entrambi i casi i gerenti erano cittadini calabresi, numerosi nella zona.

Nel centro di Taverne, l’osteria “Vittoria” ha un’antica tradizione. Si tratta infatti del più vecchio esercizio pubblico del paese, frequentato anni or sono da socialisti e comunisti del posto. Era anche conosciuta per il suo bel giardino di castagni e il suo bocciodromo.

Al momento dell’esplosione, mercoledì poco dopo la mezzanotte, il ristorante era chiuso. Il suo gerente si trova attualmente in vacanza a Santo Domingo.

Non solo danni materiali

Nella deflagrazione e il violento incendio che ne è seguito sono però rimasti feriti due cittadini italiani di 35 rispettivamente 37 anni che occupavano le stanze del secondo piano. Nessuno di loro risultava essere esidente o operante in Ticino.

Uno di loro, gravemente ustionato, è stato trasportato con l’elicottero all’Ospedale universitario di Zurigo. L’altro ferito è ricoverato all’Ospedale civico di Lugano.

Partono le indagini

Le cause dell’esplosione, che ha inoltre distrutto alcune macchine posteggiate nei dintorni e mandato in frantumi i vetri delle case adiacenti, non sono ancora conosciute.

Tuttavia, stando il Ministero pubblico del canton Ticino, la matrice dell’incidente potrebbe “verosimilmente essere d’origine dolosa”.

Incidente?

L’esplosione ha suscitato sgomento tra la gente del paese, accorsa numerosa ma trattenuta dietro ad una transenna di sicurezza.

Stando a certi abitanti del quartiere, al momento dello scoppio, dei bambini si trovavano fuori a lanciare dei petardi per salutare l’anno nuovo. E’ un miracolo che nessuno di loro sia rimasto ferito dal crollo delle macerie.

L’osteria Vittoria è il secondo locale pubblico di Taverne ad essere distrutto in poco più di quattro mesi. Nello scorso agosto un altro ristorante era stato incendiato. Il fuoco era stato appiccato intenzionalmente. Il piromane però non è mai stato identificato.

In ambedue i casi, i ristoranti erano gestiti da calabresi appartenenti alla stessa comunità, quella di Mesoracca, molto ben rappresentata nella regione.

Gemma d’Urso, Taverne

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