Aiea avvisa Mosca contro riavvio della centrale di Zaporizhzhia

(Keystone-ATS) L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ha messo in guardia la Russia da un qualsiasi riavvio affrettato della centrale nucleare di Zaporizhzhia, in territorio ucraino ma controllata dalle forze russe: lo ha detto il capo dell’Aiea, Rafael Grossi.
La centrale nucleare più grande d’Europa è spenta dal 2022 a causa dei frequenti bombardamenti nella zona. Grossi, che si è recato oggi a Sochi – città russa sul Mar Nero – per incontri con le autorità di Mosca, ha spiegato di rispondere all’idea dell’operatore nucleare russo di rimettere in funzione l’impianto.
“Questo non è imminente. Ho attirato l’attenzione dei miei colleghi russi sul fatto che qualsiasi azione del genere richiederebbe una serie di considerazioni”, ha detto Grossi. “Prima di tutto, questa è una zona di combattimento attivo e questo non può essere dimenticato. In secondo luogo, questo impianto è stato chiuso per un periodo di tempo prolungato”, ha detto il segretario generale dell’Aeia.
Grossi non ha escluso che l’impianto possa essere messo in funzione in futuro, ma ha affermato che ciò “richiederebbe l’attuazione di una serie di valutazioni di sicurezza”. Grossi ha affermato che le sue due preoccupazioni principali sono l’integrità fisica dell’impianto e l’interruzione dell’alimentazione esterna.
Incontro con Putin
Stando all’agenzia di stampa Tass, il direttore generale dell’Aiea ha incontrato di persona il presidente russo Vladimir Putin per un colloquio, durato circa un’ora. La Tass ha precisato che il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, non ha risposto a una domanda sul fatto se si sia discusso o meno della centrale nucleare di Zaporizhzhia. “Non commentiamo la parte chiusa della conversazione”, si è limitato a dire Peskov. Secondo la Tass, all’incontro ha preso parte anche Alexey Likhachev, capo dell’agenzia atomica russa Rosatom.
Grossi, comunque, nei giorni scorsi aveva già lasciato intendere di voler discutere con Putin proprio della delicata questione della centrale nucleare che sorge in territorio ucraino ma è di fatto controllata dalla Russia dopo l’invasione di due anni fa.