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Aiea, dopo crollo diga cruciale integrità di Zaporizhzhia

Nella foto, addetti ai lavori durante un corso di formazione a Zaporizhzhia. KEYSTONE/AP/Andriy Andriyenko sda-ats

(Keystone-ATS) Da quando la diga di Kakhovka è esplosa, presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia l’Aiea sta lavorando per garantire la massima riserva di acqua di raffreddamento, nel caso in cui non sia più possibile accedere al vicino bacino il cui livello continua a scendere.

“È essenziale mantenere l’integrità del bacino di raffreddamento della centrale e del canale di scarico della centrale nucleare di Zaporizhzhia. È fondamentale che l’impianto disponga di acqua sufficiente per fornire il raffreddamento essenziale al sito nei mesi a venire”, ha dichiarato il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Mariano Grossi, dopo l’esplosione della diga di Kakhovka, che rifornisce di acqua la centrale.

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“Ora più che mai, la presenza rafforzata dell’Aiea presso a Zaporizhzhia è di vitale importanza per contribuire a prevenire il pericolo di un incidente nucleare e le sue potenziali conseguenze per la popolazione e l’ambiente in un momento di maggiore attività militare nella regione. La possibile perdita della principale fonte di acqua di raffreddamento dell’impianto complica ulteriormente una situazione di sicurezza nucleare già estremamente difficile e impegnativa”, ha dichiarato Grossi.

Garantire la massima riserva di acqua

Il livello dell’acqua del bacino è sceso finora di circa 2,8 metri da quando la diga è esplosa martedì, raggiungendo i 14,03 metri, tuttavia, il tasso di perdita orario è leggermente rallentato. Se il livello scende sotto i 12,7 metri, la centrale nucleare non sarà più in grado di pompare l’acqua dal bacino al sito.

Il direttore generale dell’Aiea ha indicato che per prepararsi a questa eventualità, la centrale nucleare sta continuamente rifornendo le sue riserve d’acqua – tra cui il grande bacino di raffreddamento vicino all’impianto e i bacini di raffreddamento a pioggia più piccoli e i canali adiacenti – utilizzando completamente l’acqua del bacino di Kakhovka finché è ancora possibile. Quando saranno piene, queste fonti d’acqua saranno sufficienti a fornire alla centrale l’acqua necessaria per raffreddare i sei reattori e il combustibile esaurito per diversi mesi. Anche se i sei reattori di Zaporizhzhia sono tutti in modalità di arresto, hanno ancora bisogno di acqua di raffreddamento per evitare la fusione del combustibile e un possibile rilascio di materiale radioattivo, ha spiegato Grossi.

600 chilometri quadrati sott’acqua

Stando a quanto dichiarato stamani su Telegram direttamente dal capo dell’amministrazione militare regionale ucraina di Kherson, Oleksandr Prokudin, “questa mattina il livello medio delle inondazioni è di 5,61 metri. 600 chilometri quadrati della regione di Kherson sono sommerse dall’acqua, il 32% dei quali sulla riva destra e il 68% sulla riva sinistra”.

14’000 case allagate

I servizi di emergenza russi citati dalla Tass hanno dal canto loro reso noto questa mattina che oltre 14’000 abitazioni sono state allagate dopo il crollo della diga e circa 4’300 persone sono state evacuate.

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