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Armi e remi al Rotsee

Dopo i Campionati del mondo lo scorso anno, il Rotsee ospita ora la Coppa del mondo Keystone

La Coppa del mondo di canottaggio è sbarcata in Svizzera. Fino a domenica prossima, gli equipaggi di quaranta nazioni si affrontano sul bacino lucernese.

In autostrada si respira aria di canottaggio già all’uscita di Emmen: il villaggio del Rotsee sembra infatti un grande parco dei divertimenti, colorato e sgargiante, con il lago che sembra virtuale, figlio di qualche trucco cinematografico.

Quest’anno gli organizzatori – Regatta Club Lucerna – hanno ancora migliorato le condizioni logistiche di atleti e pubblico, dopo che negli ultimi tre anni Lucerna ha speso oltre 500’000 franchi per trasformare il Rotsee in una grande ed elegante “vasca”, senza però deturpare l’ambiente.

Grigliate sul lago e gare mozzafiato

Tra carne alla griglia, salsicce e fusti di birra, le regate di Coppa del mondo del Rotsee sono diventate un appuntamento mondano per i lucernesi. A due passi dal grande specchio d’acqua si possono scorgere giovani con le tende da campeggio e famiglie assiepate sulle numerose tribune.

Insomma, al Rotsee si respira grande canottaggio e anche a livello mediatico, l’evento ha raggiunto una sua identità. La televisione svizzera, ad esempio, è “abbonata” alle regate sul Rotsee, che siano Mondiali oppure Coppa del mondo.

Rotsee “spartiacque” verso Lisbona

L’appuntamento con il Rotsee arriva a due mesi esatti dai Mondiali, che si terranno dal 15 al 22 settembre a Lisbona. Sono 309 gli armi iscritti, con la presenza di tredici iridati 2001, in rappresentanza di quaranta nazioni.

La Svizzera presenta sette equipaggi, due nel contesto élite e cinque fra i “pesi leggeri”. Dopo i campionati nazionali svoltisi sette giorni fa, vi è molta attesa per il ventiquattrenne André Vonarburg, che nella barca corta sarà confrontato con avversari di grande caratura.

Senza Xeno Müller ma con “armi” giovani

Xeno Müller è senza dubbio stato il miglior vogatore svizzero degli ultimi anni. Estroverso, istrionico, a volte plateale, Xeno ha visto crescere una nuova generazione, che avrà spazio proprio in Coppa del mondo.

C’è quindi attesa per vedere all’opera il quattro di coppia, formato da Olivier Gremaud (Zurigo), Florian Stofer (Sempach), Stefan Sax (Cham) e Reto Niedermann (Richterswil-Wädenswil).

Tim Eichmann e Silvan Aerni (Rorschach/Thun) si sono laureati recentemente campioni nazionali nel doppio (a spese dei più esperti Markus Gier-Nicolas Lätt), mentre nel due senza timoniere ecco i romandi Marc Lany (Vésennaz) e Marc Hafner (Losanna)

Quattro donne per due seggiolini nel doppio

È una delle discipline più dure, ma al tempo stesso anche il canottaggio si è evoluto. Non si tratta più di un tipico sport maschile, anche le donne hanno riscoperto voglia di armi e remi.

Anche in Svizzera il movimento è in costante crescita: secondo gli esperti del settore, alle Olimpiadi di Atene 2004 vedremo un armo in gonnella nelle batterie che conteranno per le medaglie.

In prospettiva Campionati del mondo, è prevista una prova di selezione per la composizione di un doppio femminile svizzero. Quattro le aspiranti ai due seggiolini disponibili: Isabel Aerni, Pamela Weisshaupt, Jane Bogoard e Lea Fluri.

Filippo Frizzi

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