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Battaglione Azov, la resa per noi è inaccettabile

Il battaglione Azov è ormai ben noto anche oltre i confini dell'Ucraina. KEYSTONE/EPA PAP/ANDRZEJ LANGE sda-ats

(Keystone-ATS) “La resa per noi è inaccettabile”, anche perché “non avremmo grandi possibilità di sopravvivere se venissimo catturati”. Lo afferma il capitano Svyatoslav Kalina Palamar, vice comandante del battaglione Azov.

Il graduato ha parlato in una conferenza stampa online nell’acciaieria assediata di Mariupol. “I nemici vogliono distruggere gli ucraini, per noi è chiarissimo”, aggiunge.

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“Ora i nostri politici stanno provando a negoziare con quegli animali. Ma non ricordano cosa hanno fatto? Non possiamo parlare con questa gente. Il nostro obiettivo è eliminare la minaccia”, ha proseguito l’ufficiale. “Qui stiamo difendendo il mondo libero. Non stiamo difendendo solo l’Ucraina, ma anche il mondo libero”.

“Nel 2014 noi eravamo volontari e c’era una grande varietà di persone. Ci siamo lasciati il passato alle spalle e adesso siamo diventato il nuovo moderno esercito ucraino”, ha detto ancora il capitano.

“Abbiamo acquisito esperienze e questo si manifesta nella difesa di Mariupol”, ha aggiunto. “All’inizio eravamo poche persone, ma abbiamo ricevuto sostegno da polizia, da pattuglie al confine, da forze armate”, ha spiegato ancora. Quindi ha affermato: “Non posso rispondere su quanti combattenti abbiamo a disposizione, è un’informazione troppo sensibile”.

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