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Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,30%

Keystone-SDA

Giornata positiva per la borsa svizzera: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 12'006,86 punti, in progressione dello 0,30% rispetto a ieri.

(Keystone-ATS) Il mercato è riuscito anche a ritrovare quota 12’000 punti, malgrado il presidente americano Donald Trump abbia ieri dichiarato di non voler ammorbidire la sua politica commerciale: al contrario, ha ventilato la possibilità di imporre dazi del 200% sui prodotti farmaceutici importati negli Stati Uniti e del 50% sul rame.

La Svizzera rimane in attesa di notizie da Washington. Secondo fonti informate citate dai media esisterebbe un memorandum d’intesa che vedrebbe la Confederazione non sottoposta a tariffe supplementari, mentre il settore farmaceutico sarebbe esentato dalle barriere doganali. Trump non avrebbe però ancora dato il suo benestare: quindi la situazione rimane poco definita.

Per quanto riguarda il resto dell’attualità un certo interesse è destinato a suscitare stasera la pubblicazione dei verbali dell’ultima seduta della Federal Reserve. Nel frattempo Trump ha peraltro nuovamente chiesto all’istituto di abbassare i tassi d’interesse.

A livello di singoli titoli acquisti sono stati segnalati su UBS (+1,54% a 28,39 franchi), che è stata favorita dal buon momento per il settore bancario in Europa e dall’aumento di obiettivo di corso operato da Goldman Sachs. Nello stesso comparto finanziario ha brillato meno Partners Group (+0,05% a 1056,50 franchi), mentre un certo dinamismo è stato mostrato dagli assicurativi Zurich (+1,20% a 557,40 franchi), Swiss Re (+1,29% a 141,55 franchi) e Swiss Life (+0,77% a 810,20 franchi).

In ordine sparso hanno chiuso i valori particolarmente sensibili ai cicli economici come ABB (+0,38% a 47,25 franchi), Geberit (+0,79% a 613,60 franchi), Holcim (+1,79% a 62,56 franchi), Amrize (+0,08% a 39,99 franchi), Kühne+Nagel (-0,55% a 171,50 franchi) e Sika (-0,53% a 206,70 franchi).

Sorvegliate speciali, vista l’incertezza su possibili dazi per i prodotti farmaceutici, erano Novartis (-0,16% a 97,55 franchi) e Roche (+0,89% a 260,00 franchi). Poco ispirato si è rivelato il terzo peso massimo difensivo, Nestlé (-0,38% a 78,06 franchi).

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