Borsa svizzera chiude in rialzo ai massimi del 2015, SMI +0,78%
(Keystone-ATS) Ancora una seduta in rialzo per la borsa svizzera, che conclude con successo la fase di recupero delle perdite innescate dall’abbandono del cambio minimo euro/franco.
L’indice dei valori guida SMI ha terminato a 9328,48 punti, in progressione dello 0,78% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI ha guadagnato lo 0,71% a 9307,29 punti.
L’SMI ha stabilito un nuovo record del 2015 e ha messo quindi fine alla fase di “digestione” seguita al terremoto provocato dalla Banca nazionale svizzera (BNS) lo scorso 15 gennaio.
Oggi intanto l’istituto d’emissione ha confermato l’orientamento della sua politica monetaria: una decisione ampiamente attesa che non ha avuto un influsso sui corsi, a parte un lieve indebolimento dell’euro. Anche le revisioni al ribasso delle stime di crescita operate dalla stessa BNS e dalla Segreteria di stato dell’economia (Seco) hanno lasciato gli operatori indifferenti.
Il mercato ha invece preso atto con favore della decisione della Federal Reserve americana di procedere con gradualità all’aumento dei tassi. L’attenzione è peraltro anche tornata a concentrarsi sull’Eurozona, con il riaffiorare dei timori riguardo a una uscita della Grecia.
Per quanto riguarda i singoli titoli hanno chiuso in ordine sparso i valori maggiormente dipendenti dalla congiuntura come ABB (+0,63% a 20,70 franchi), che ha annunciato un ordine dal 900 milioni di dollari, Adecco (-0,06% a 81,25 franchi), Holcim (+1,07% a 75,80 franchi) – vi sono progressi nei colloqui sulla fusione con Lafarge, ha affermato il grande azionista Nassef Sawiris – e Geberit (-0,14% a 365,50 franchi).
Nel segmento del lusso Swatch (+0,44% a 432,30 franchi) e Richemont (+0,90% a 84,20 franchi) hanno approfittato di cifre relative all’export orologiero migliori del previsto. Ieri sugli scudi, oggi nella polvere, Transocean (-2,14% a 14,19 franchi) si è distinta ancora una volta per la sua forte volatilità.
Non hanno sempre avuto un orientamento unitario i bancari UBS (+0,61% a 18,04 franchi), Credit Suisse (+0,20% a 25,08 franchi) e Julius Bär (+0,78% a 47,85 franchi). Gli assicurativi Swiss Re (+0,22% a 93,20 franchi) e Zurich (+0,49% a 326,20 franchi) hanno mostrato scarso dinamismo.
Roche (+1,64% a 272,30 franchi) e Novartis (+0,97% a 99,20 franchi) hanno svolto per tutta la giornata una importante funzione di traino mentre a lungo si è defilato il terzo peso massimo difensivo, Nestlé (+0,46% a 76,55 franchi).
Completano il quadro delle blue chip Actelion (+1,29% a 117,50 franchi), Givaudan (+0,33% a 1849,00 franchi), SGS (+1,48% a 1916,00 franchi), Swisscom (+0,53% a 570,00 franchi) e Syngenta (-0,12% a 334,50 franchi).
Nel mercato allargato hanno informato sull’andamento degli affari fra gli altri BKW (+5,69% a 32,50 franchi), U-blox (+13,99% a 158,90 franchi) e Cham Paper (+3,32% a 249,00 franchi).