Borsa svizzera: mattinata in ribasso, ma c’è voglia di recupero

(Keystone-ATS) Il timore di un rallentamento della congiuntura mondiale continua a pesare oggi sulla borsa svizzera, che sta però recuperando rispetto ai minimi giornalieri. Alle 11.00 l’indice dei valori guida SMI segnava 8345,94 punti (-0,34% rispetto a venerdì), mentre il listino globale SPI era in flessione dello 0,29% a 8’212.75 punti.

Il Fondo monetario internazionale ha abbassato la settimana scorsa le sue previsioni sulla crescita dell’economia del pianeta. L’atmosfera generale sui mercati è negativa: le piazze asiatiche hanno terminato in calo e i futures su Wall Street fanno prevedere un avvio debole del mercato americano. Gli operatori riferiscono anche di un aumento della volatilità in una giornata peraltro povera di spunti, anche a livello macroeconomico.

Per quanto riguarda i singoli titoli, non presentano un orientamento unitario i bancari UBS (+0,20%), Credit Suisse (-0,04%) e Julius Bär (-0,43%), dopo che la stampa domenicale ha parlato di un irrigidimento della giustizia Usa nell’ambito del contenzioso fiscale.

Si sono risollevati dai minimi di seduta i titoli maggiormente dipendenti dalla congiuntura come ABB (+0,10%), Adecco (+0,50%), Geberit (+0,55%) e Holcim (+0,24%). Dinamica è Transocean (+1,17%).

Stanno per contro incidendo negativamente sul listino i pesi massimi difensivi Nestlé (-0,95%), Novartis (-0,65%) e Roche (-0,11%).

Nel mercato allargato sono stati accolti bene i risultati dopo nove mesi di Kühne+Nagel (+1,45%). In difficoltà per contro Züblin (-7,69%) dopo l’annuncio di una prossima rettifica di valore sull’insieme del portafoglio immobiliare.