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Buon decollo per Swiss

La nuova compagnia ha approfittato della schiarita intervenuta negli ultimi mesi sul mercato internazionale dell'aviazione Keystone Archive

L'avvio della nuova compagnia svizzera d'aviazione ha superato le previsioni. Le perdite sono state contenute a 190 milioni di franchi.

Ultima assemblea generale per Crossair che ha definitivamente un nuovo nome: «Swiss International Air Lines». Lo hanno deciso a grande maggioranza i circa 1500 azionisti convenuti lunedì a Basilea per la 27esima assemblea ordinaria. «Auguriamo a Swiss molto successo», ha detto tra gli applausi il presidente del consiglio di amministrazione Pieter Bouw e i primi dati sembrano dargli ragione.

Oltre ad accettare i risultati di Crossair per il 2001, con una perdita di 314 milioni di franchi, gli azionisti hanno approvato il passaggio al nuovo nome della società. Si tratta di una ratifica formale per la compagnia che da oltre un mese vola sotto il nome “Swiss”.

Risultati di buon auspicio

Swiss ha subito nel primo trimestre dell’anno una perdita di 190 milioni di franchi, cento milioni in meno rispetto a quanto era stato pronosticato. André Dosé, presidente della direzione, si è detto convinto che sulla base dei primi risultati gli obiettivi del «business plan» per il 2002 saranno raggiunti. Il giro d’affari trimestrale si è fissato a 517 milioni di franchi.

Il dato dei primi tre mesi 2002, ha spiegato il portavoce Markus Baumgartner, è da mettere in relazione all’evoluzione del mercato internazionale dell’aviazione, che dopo lo choc dell’11 settembre si è ripreso più rapidamente del previsto.

I risultati si riferiscono inoltre unicamente alla «performance» di Crossair, dato che l’integrazione dei voli intercontinentali della fallita Swissair risale allo scorso 31 marzo, data che ha segnato l’avvio ufficiale delle attività della nuova Swiss.

Perdite più forti nei prossimi mesi

La compagnia prevede perdite più consistenti nel secondo trimestre, in considerazione dell’espansione nelle rotte intercontinentali e dei relativi costi iniziali. Nel terzo trimestre si potrebbe assistere a una nuova contrazione delle perdite, grazie a interventi sul piano operativo e della redditività.

Sull’insieme dell’anno il deficit dovrebbe comunque essere inferiore agli 1,1 miliardi di franchi iscritti nel preventivo. Di quanto, ancora non si sa: al momento attuale, secondo Dosé, è impossibile formulare pronostici attendibili.

Già quasi 2 milioni di passeggeri

Il fatturato trimestrale di Swiss si è fissato a 517 milioni di franchi: la compagnia ha trasportato 1,9 milioni di passeggeri, con ricavi medi inferiori a quelli dello scorso anno, ma del 5% superiori alle previsioni. Nell’insieme i collegamenti di linea hanno generato un giro d’affari di 446 milioni di franchi. Nel settore charter i ricavi sono stati pari a 18 milioni e nel trasporto merci a 13 milioni. Manutenzione e leasing di velivoli hanno registrato un fatturato di 40 milioni.

I costi di esercizio sono risultati di 699 milioni di franchi, di cui 100 milioni per le spese di personale. Nella cifra sono compresi 50 milioni di franchi per il progetto «Startup Swiss», destinato al lancio del nuovo marchio e alle relative consulenze. Questi costi speciali – secondo il portavoce di Swiss – potrebbero salire per l’insieme dell’anno a 150 milioni di franchi.

Le liquidità sono state calcolate in 1,91 miliardi di franchi e il valore del parco velivoli – con l’acquisto di 17 nuovi apparecchi per le rotte di medio e lungo raggio e di 4 nuovi Embraer RJ 145 – è aumentato rispetto allo stesso periodo del 2001 di 604 milioni a complessivi 1,589 miliardi di franchi.

Il capitale proprio era a fine marzo di 2,159 miliardi di franchi, ciò che corrisponde a una quota del 56,2%. Il capitale azionario, grazie alla partecipazione di numerosi cantoni, è salito di 272 milioni a 2,619 miliardi di franchi. Finora hanno assicurato partecipazioni al capitale di Swiss otto cantoni: quattro hanno detto di no e in altri 14 la questione è ancora pendente.

swissinfo e agenzie

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