Cassis e l’importanza della diplomazia scientifica
(Keystone-ATS) In occasione della chiusura del secondo vertice GESDA a Ginevra, apertosi mercoledì, il presidente della Confederazione Ignazio Cassis oggi ha sottolineato l’importanza della diplomazia scientifica.
La fondazione GESDA (Geneva Science and Diplomacy Anticipator) mira a creare ponti tra il mondo diplomatico e quello scientifico in modo tale da facilitare le relazioni tra enti statali, viene ricordato in un comunicato odierno del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).
“La GESDA non è un surrogato degli attori legittimi della governance, ma uno strumento a loro disposizione”, ha detto Cassis. L’importanza dell’evento è evidenziato dal fatto che per la prima volta al vertice prendono parte anche ministre e ministri di vari Paesi.
Rivolgendo lo sguardo al conflitto in Ucraina, Cassis ha aggiunto che “nessuna guerra è mai riuscita a fermare la ricerca scientifica”. Secondo il presidente della Confederazione, la GESDA deve soprattutto unire. Bisogna quindi “fare attenzione” nel mettere in causa l’utilità di un dialogo con gli scienziati russi. Dal suo punto di vista, è stato un errore degli ultimi decenni escludere le voci divergenti.
Affrontare problemi emergenti
La diplomazia anticipatrice permette di affrontare i problemi emergenti “tenendo conto di tutte le sinergie comuni” tra tutte le parti interessate, prima di passare il testimone agli Stati, ha proseguito il ticinese.
Il responsabile del DFAE ha approfittato dell’occasione per colloqui bilaterali. Ha in particolare incontrato Vivian Balakrishnan, ministro degli esteri di Singapore, e Sarah bint Yousef al-Amiri, ministra di Stato per l’educazione e le tecnologie avanzate degli Emirati arabi uniti.
La GESDA, una fondazione indipendente finanziata secondo il principio dei partenariati pubblico-privati, è sostenuta dalle autorità federali e da quelle del Cantone e della Città di Ginevra.
