Cina: inaccessibile Bing di Microsoft, timori censura
(Keystone-ATS) Bing, il motore di ricerca di Microsoft, è inaccessibile in Cina rilanciando i timori che possa essere l’ultimo sito web straniero a essere finito nelle maglie del Great Firewall, nel mezzo dello scontro commerciale Usa-Cina.
I tentativi di raggiungere l’indirizzo “cn.bing.com” hanno già da ieri sortito esito negativo, evidenziato dal messaggio di errore (“connessione non riuscita”). Il gruppo di Redmond ha confermato in una nota che “Bing è inaccessibile in Cina”, spiegando di essere al lavoro per “determinare i prossimi passi”.
Il blocco di Bing, scrive il Financial Times citando due fonti anonime, sarebbe partito dal governo di Pechino. Allo stato, tuttavia, anche in base a quanto detto dal gruppo di Redmond, non è esclusa la possibilità che il collasso di Bing sia dovuto a un errore tecnico.
Difficile dire se ci sia un legame con la guerra commerciale tra Usa e Cina, quando le parti si apprestano a incontrarsi il 30 e il 31 gennaio a Washington per un nuovo round negoziale.
La censura del Great Firewall può essere aggirata con i Vpn (virtual private network), in grado di nascondere l’indirizzo Ip degli utenti. Google ha fermato il suo motore di ricerca in Cina nel 2010 a causa dei contrasti con la censura e degli attacchi informatici, mentre Bing ha continuato a operare insieme Skype, altra applicazione di Microsoft.
Il controllo di Pechino su Internet è diventato più pesante negli ultimi anni: secondo i recenti dati diffusi dall’agenzia Nuova Cina, solo nel 2018 sono stati chiusi 26’000 siti web “illegali” e cancellato oltre 6 milioni di post online per i loro “contenuti volgari”.