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CN: un tetto massimo per le tariffe di roaming

Chiamare dall'estero può rivelarsi molto caro per i clienti svizzeri degli operatori telefonici. KEYSTONE/AP dapd/JOERG KOCH sda-ats

(Keystone-ATS) A causa del rincaro e della digitalizzazione arrembante, è giunto il momento di porre almeno un tetto massimo alle tariffe di roaming.

È quanto chiede una mozione di Elisabeth Schneider-Schneiter (Centro/BL) approvata oggi dal Consiglio nazionale per 116 voti a 68 e 4 astenuti. Il dossier va agli Stati.

Per la deputata del Centro, soprattutto in un periodo di crisi occorre prendere ogni misura per ridurre i costi per l’economia e la società. Per questo i costi di roaming – ora eccessivi – devono finalmente essere contrastati con strumenti efficaci.

Tra l’altro, ha rammentato la consigliera nazionale basilese, l’UE ha raggiunto questo traguardo per i suoi cittadini, dapprima introducendo limiti massimi di prezzo e poi, nel 2017, abolendo completamente le tariffe di roaming.

E la Svizzera che cosa fa? L’approccio elvetico, ha ironizzato Schneider-Schneiter, che punta principalmente su una migliore informazione dei consumatori e sulla responsabilità dei fornitori di radiocomunicazione mobile, è una soluzione insoddisfacente al problema. Insomma, chi non vuole cadere in una trappola dei costi, disattiva il roaming quando attraversa il confine oppure opta per gli abbonamenti meno cari.

L’obiettivo dovrebbe essere, secondo la deputata del Centro, di permettere ai residenti in Svizzera di utilizzare il proprio smartphone all’estero come d’abitudine e senza preoccupazioni, invece di limitare in modo preventivo l’uso del roaming con prezzi elevati e avvertimenti ai consumatori.

Secondo la deputata, non è più tempo di tergiversare: la pandemia ha accelerato la digitalizzazione; gli orari e i biglietti dei trasporti pubblici, le prenotazioni dei tavoli nei ristoranti, l’autenticazione delle carte di credito, la prenotazione di fasce orarie per l’ingresso ai musei sono anche all’estero sempre più spesso accessibili senza limitazioni solo via Internet.

Benché l’adesione alla regolamentazione UE sul roaming sarebbe sicuramente ragionevole, secondo Schneider-Schneiter la possibilità di estendere gli accordi bilaterali con Bruxelles in tempo utile non sembra però essere realista. Sarebbe invece possibile fissare dei limiti massimi per i servizi di roaming dei fornitori di radiocomunicazione mobile.

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