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I film dedicati ai trafori alpini

Cinema sui trafori alpini, una rassegna dedicata alla mobilità (BLS) swissinfo.ch

La Fondazione Pro Helvetia presenta una tourné cinematografica dedicata alle gallerie.

La rassegna «Sguardo attraverso le Alpi, film sulla NTFA» farà scalo in 10 località svizzere coinvolte nei lavori per l’Alptransit.

La tourné, che durerà un anno circa, parte mercoledì da Thusis, in concomitanza con le 10e Giornate delle culture alpine che si tengono nella località grigionese. Un piccolo festival itinerante quindi, che si muove di località in località, passando per valli e città, e si addice perfettamente al tema di cui tratta – l’esigenza di mobilità.

Un’esigenza che ha portato l’Europa e la Svizzera in particolare a lanciarsi in progetti di costruzione al limite dell’immaginabile. Per il momento i trafori del San Gattardo e del Lötschberg, detti anche tunnel di base delle Nuove Trasversali Ferroviarie Alpine (NTFA o Alptransit), sono l’ultimo tassello di quest’opera.

La rassegna cinematografica vuole essere un momento di riflessione che va oltre la dimensione puramente tecnica della galleria, per parlare anche dei sogni, delle paure, delle aspettative e delle sofferenze della popolazione.

Tutti gli aspetti legati al progresso

«Sguardo attraverso le Alpi» rientra nel vasto progetto culturale di Pro Helvetia «Gallerie 57/34,6km», che accompagna i lavori di costruzione dei trafori del San Gottardo e del Lötschberg fino alla loro conclusione, prevista per il 2012 rispettivamente 2007.

Denominatore comune di tutte le pellicole presentate è la costruzione di trafori, visti come passaggi che facilitano gli incontri tra le culture, come scorciatoie artificiali che avvicinano i popoli e accelerano i commerci. «I temi che vi si allacciano sono molteplici: dalla migrazione, al traffico, agli aspetti storici, alla fiction», ha illustrato a swissinfo la responsabile della rassegna, Ursula Bachmann.

La rassegna documenta un pezzo di storia contemporanea, fatto di trasformazioni tecnologiche che hanno in parte stravolto l’habitat e le condizioni di vita non solo delle popolazioni alpine.

Una cinquantina di film

Questa sorta di mini-festival propone sguardi dentro e attraverso le Alpi mediante cortometraggi, documentari, materiale di interesse storico (grazie alla collaborazione della Cinémathèque suisse), ma anche pellicole amatoriali. Una cinquantina di filmati in tutto, suddivisi in 16 programmi tematici.

La scelta degli organizzatori ha voluto tenere conto delle diverse aspettative e sensibilità dei luoghi di presentazione. Perciò la Pro Helvetia ha allestito programmi differenziati a seconda dalle richieste dei cineclub locali.

Cartellone su misura

Per il pubblico urbano di Zurigo, il programma sarà completato da una serie di noti film di respiro internazionale. Diversa la situazione nelle località di provincia, dove il film mira ad illustrare altri aspetti del traffico di transito.

«A Spiez, Frutigen e Kandersteg, per esempio, l’argomento è molto sentito dalla popolazione», precisa Ursula Bachmann. «Se ne parla tutti i giorni. Qui miriamo ad aggiungere una visione artistica e culturale a una realtà già tangibile nella vita di tutti i giorni, sotto forma di cantieri, traffico, rumore e lavoratori provenienti da tutto il mondo».

La popolazione di questi luoghi è particolarmente interessata al tema. «Intendiamo però raggiungere anche i minatori e i lavoratori dei cantieri. Perciò andiamo proprio sul posto», puntualizza Ursula Bachmann. A Briga, aggiunge, il problema della migrazione è da sempre molto sentito. La scelta delle pellicole ne tiene conto.

Anche film ticinesi

Da segnalare tra i film storici «San Gottardo», realizzato per la Televisione Svizzera di lingua italiana (TSI) da Willy Herrmann; un film sul primo tunnel ferroviario attraverso il San Gottardo, nonché sulla galleria autostradale.

Inoltre sarà proiettato «Punti di vista», della ticinese Bianca Conti-Rossini. Un film senza dialogo, molto poetico, girato nella metropolitana di Parigi, che narra di un incontro fra due personaggi.

Un altro ticinese, Danilo Catti, ha realizzato per la TSI un filmato sulla Svizzera sotterranea. Una Svizzera sconosciuta, tra allevamenti di funghi, bunker dell’esercito e la produzione di sale. Un film che si stacca dai cantieri dell’Alptransit ed invita a scoprire altri ambienti insoliti dentro le viscere del paese.

swissinfo, Rolando Stocker

Prime 4 tappe:
Thusis: 20 – 25 maggio; Spiez: 25 – 31 maggio; Zurigo: 1° giungo – 9 luglio;
Briga: 10 – 14 giungo.

La rassegna cinematografica vuole essere un momento di riflessione che va oltre la dimensione puramente tecnica della galleria, per parlare anche dei sogni, delle paure, delle aspettative e delle sofferenze della popolazione.

Galleria ferroviaria di base del San Gottardo: 57 km, apertura prevista nel 2012;
Galleria di base del Lötschberg: 34,6 km, apertura prevista nel 2007.

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