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Sudafrica: dieci anni di libertà

La fine dell’apartheid ha è un punto di svolta nel Sudafrica. Alla recente produzione cinematografica di questo paese è dedicata la retrospettiva della 17esima edizione di Castellinaria.

La sola nata in condizioni produttive finalmente libere.

Dal 13 al 20 novembre i riflettori del Festival internazionale del cinema giovane si accenderanno dunque anche sul Sudafrica. Verrà proposto, come spiega il responsabile Gregory Catella, uno sguardo nuovo grazie, appunto, alla recente produzione: “La sola capace di confrontarsi con il passato nazionale e con gli scottanti temi dell’attualità in un contesto che non deve più subire i condizionamenti ideologici e le intimidazioni del potere repressivo”.

“Pietra miliare del nuovo corso cinematografico sudafricano – commenta Catella – è Fools, film d’esordio di Ramedan Suleman, il primo lungometraggio di fiction fatto da un cineasta sudafricano nero e indipendente nella sua terra d’origine. Premiato col Pardo d’argento al Festival di Locarno nel 1997, il film narra l’incontro tra un maturo professore e un giovane studente attivista”.

Gli spettatori di Castellinaria potranno conoscere anche alcuni film recenti firmati da Zola Maseko, Ntshaveni Wa Luruli, Teboho Mahlatsi, Darrell James Roodt. La retrospettiva renderà inoltre conto del ruolo crescente della televisione.

Ma c’è di più. Una suggestiva mostra fotografica intitolata “Dall’apartheid alla dignità, ai diritti umani e alle libertà fondamentali” è stata allestita nella corte del Municipio di Bellinzona.

Un’iniziativa che rafforza il peso della retrospettiva. Perché anche le immagini possono dare voce alla causa dei diritti dell’essere umano.

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