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Vertice Onu, la società civile scalpita in Tunisia

Dei ragazzi tunisini al computer - ma chi li controlla? alkhadna.com/Middle East Online

Al vertice di Tunisi, come osservatori, partecipano pure ONG svizzere e internazionali. Ma a quanto pare, qualcuno le sta controllando molto da vicino.

Le ONG, preoccupate per l’intimidazione che le autorità tunisine esercitano sui media, hanno organizzato un vertice alternativo dei cittadini sulla società dell’informazione.

Eppure, il segretario generale del WSIS Yoshio Utsumi ha proclamato: “WSIS è il Vertice con una marcia in più – perché punta al coinvolgimento e all’inclusione e perché rispecchia i cambiamenti della modernità. WSIS è il Vertice delle soluzioni”.

Si direbbe combattuto Wolf Ludwig, uno dei volti di comunica-ch, la coalizione della società civile svizzera. “Voglio dire che è bello per il signor Utsumi, che riesca ancora a credere in questo coinvolgimento. Però, purtroppo, almeno una parte del Resumed PrepCom non si può certo definire inclusiva, visto che la società civile non può neanche entrare”, spiega a swissinfo.

Ludwig racconta che il problema principale è che le maggiori organizzazioni non governative indipendenti tunisine non possono partecipare al Vertice, perché il governo ufficialmente non le riconosce.

“Questo succede in un summit che si svolge nel loro stesso paese, per cui in definitiva non siamo noi a violare il principio dell’inclusività – quanto il governo tunisino” – ragiona.

Il summit dei cittadini

“La Tunisia si è impegnata, sottoscrivendo un Accordo Congressuale, a garantire l’accesso al Vertice a giornalisti e gruppi della società civile accreditati”, ha assicurato il segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan in una “lettera aperta” alle organizzazioni non governative internazionali coinvolte.

Eppure, alcune recenti iniziative delle autorità tunisine, tese ad escludere parti di ONG e del settore privato dalla stesura di documenti preparatori del Vertice, hanno affievolito le speranze che il WSIS possa mettere in campo un approccio innovativo rispetto alle altre conferenze ONU nel consentire alle ONG di lavorare a stretto contatto coi governi.

Una coalizione di ONG internazionali ha dunque annunciato che il CSIS, il primo Vertice dei cittadini, si terrà a Tunisi dal 16 al 18 novembre – in concomitanza col WSIS.

Il CSIS ha due obiettivi programmatici: inviare un messaggio di solidarietà dalla società civile internazionale alle ONG e ai cittadini della Tunisia e affrontare con l’ottica dell’opinione pubblica e della cittadinanza i temi principali del WSIS.

Osservatori speciali

Le organizzazioni non governative svizzere hanno provato sulla loro pelle l’intimidazione del governo di Tunisi. Nel corso di PrepCom-3, infatti, comunica-ch ha organizzato un incontro privato a Ginevra con colleghi della società civile indipendente tunisina.

Ludwig racconta che si sono ritrovati ad essere ripetutamente interrotti dalle autorità tunisine, che hanno dapprima tentato di partecipare all’incontro e poi, incassato il fallimento, hanno cercato di fare in modo che non si potesse svolgere.

Comunica-ch ha spedito una lettera formale di protesta al direttore esecutivo del segretariato del Vertice.

Un errore delle Nazioni Unite

Le organizzationi non governative sono consapevoli del fatto che mettere al centro la questione dei diritti umani in Tunisia rischia di spostare l’attenzione dall’obiettivo principale del Vertice: colmare il divario tecnologico fra il nord e il sud del pianeta.

“Sono le Nazioni Unite ad aver commesso un errore”, sottolinea Julien Pain di Reporters sans frontières. “Se davvero ci tenevano che l’attenzione pubblica si concentrasse sul divario tecnologico, non dovevano chiedere proprio a Tunisi di ospitare il Vertice. Capisce, non c’è niente di strano che tutti parleranno, piuttosto, di libertà d’espressione. Perché è esattamente il problema che affligge la Tunisia”.

Wolf Ludwig racconta che alla fine del PrepCom-3 la delegazione canadese è stata molto chiara al proposito, affermando che se il governo tunisino non si fosse deciso a mostrare il benchè minimo segno della sua volontà di affrontare la questione, correva il rischio che alla fine, anziché ospitare un vertice in Tunisia, si sarebbe ritrovato ad ospitare un Vertice con al centro del dibattito… la Tunisia.

Ludwig spiega che per molte organizzazioni non governative l’obiettivo da raggiungere al WSIS sarà.. riuscire ad arrivarci. “C’è la concreta possibilità che non potremo neanche entrare. Ci conoscono di nome, uno per uno: appena arrivati all’aeroporto di Tunisi, forse saremo costretti a ripartire immediatamente verso casa”.

swissinfo, Thomas Stephens
(traduzione di Serena Tinari)

La seconda fase del WSIS si terrà a Tunisi, la capitale della Tunisia, dal 16 al 18 novembre 2005.
In contemporanea al Vertice, ci saranno qualcosa come 250 eventi organizzati da organizzazioni della società civile, imprese private e delegazioni nazionali – tavole rotonde, dibattiti, presentazioni e conferenze stampa.
Dibattiti di alto livello daranno la possibilità a capi di stato e di governo di discutere con i dirigenti di punta del mondo dell’impresa e della società civile.
comunica-ch è stata fondata nel 2002: ne fanno parte una ventina di organizzazioni non governative e una vasta rete di sostenitori. È l’unica coalizione svizzera del settore.

Il CSIS (vertice alternativo voluto dalle ONG) si terrà a Tunisi dal 16 al 18 novembre, in concomitanza con il WSIS.

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