Fumare canne per salvare le pensioni
Salvaguardare il sistema pensionistico svizzero dal collasso. Intende farlo Valerio Paganini, di Coira, nel cantone Grigioni. Il 18enne, tecnico di impianti di riscaldamento, ritiene che il rimedio possa essere l'uso legalizzato di cannabis. Paganini è uno dei vincitori del concorso "Cambia la SvizzeraCollegamento esterno".
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Si tratta di una delle maggiori sfide con cui sono confrontati gli Stati europei attualmente: la sicurezza finanziaria dei loro sistemi pensionistici.
La SvizzeraCollegamento esterno non fa eccezione. Anche qui la popolazione invecchia sempre di più. In altre parole, sempre meno lavoratori finanziano le pensioni di un numero crescente di anziani. Una situazione che non può durare. Il collasso rischia di essere imminente.
Un giovane e intraprendente grigionese sta cercando ora di riuscire dove parlamentari e ministri fino ad oggi hanno fallito.
Per una volta, l’obiettivo di Paganini non è trovare una falla di un impianto di riscaldamento ma, anche con il sostegno di suo fratello, quello di individuare una fonte di finanziamento per l’AVS, l’assicurazione svizzera per la vecchiaia.
Perché si interessa all’AVS, neanche lui lo sa con precisione. Però il futuro di “primo pilastro” della previdenza elvetica riguarda tutti ed è un tema trasversale che coinvolge tutti i partiti, dice lapidario Paganini.
Due piccioni con una fava
Quello che i fratelli Paganini vogliono concretamente portare nell’arena politica è una tassa sui prodotti a base di cannabis. Il conseguente gettito fiscale confluirebbe nelle casse del sistema pensionistico – come già avviene per il tabacco.
I montanari in Svizzera hanno la reputazione di essere ingegnosi. Paganini con la sua idea prenderebbe due piccioni con una fava, risolvendo un problema politico altamente esplosivo.
Una tale tassa sarebbe però possibile solo con una legalizzazione della cannabis, considerata una droga leggera.
Due giovani idee discusse in Parlamento
Nella recente sessione straordinaria del Parlamento tenutasi tra l’8 e il 10 maggio sono state discusse due delle idee che lo scorso anno hanno vinto il concorso “Cambia la Svizzera”.
Il vallesano Mattia Cuccu, la ginevrina Sophie Dubail e le lucernesi Sina Seiler e Yasemin Amorim Esenli hanno fatto delle proposte su come si potrebbe ridurre l’uso di imballaggi in plastica per gli alimenti. Irène Kälin, dei Verdi, aveva selezionato l’idea, presentandola poi alla Camera bassa.
Corina Liebi, del canton Berna, ha invece vinto grazie alla sua proposta per ridurre lo spreco alimentare. La “senatrice” socialista Nadine Masshardt l’ha messa nell’agenda della Camera alta.
16 su 350
Paganini non ha tenuto l’idea per sé. L’ha proposta nel concorso “Cambia la Svizzera!”. Nel corso di 6 settimane, da metà febbraio fino alla fine di marzo 2019, i giovani fino ai 25 anni hanno potuto presentare le loro proposte tramite la piattaforma engage.ch.
L’idea di Paganini è stata una delle 16 vincitrici tra le 350 inviate. A selezionarle sono stati i 16 membri più giovani del parlamento svizzero.
La proposta di Paganini è stata scelta da Fabian Molina, deputato alla Camera bassa per i Giovani Socialisti. Il prossimo 17 giugno il tecnico 18enne grigionese incontrerà il parlamentare 28enne zurighese. Non in un bar, ma al Palazzo federale a Berna.
Insieme formuleranno una proposta scritta. Riuscire a spuntarla concretizzando l’idea, però, sarà un altro paio di maniche.
Un mese prima del loro incontro, il 19 maggio il popolo voterà proprio su una proposta di finanziamento dell’AVS che non ha nulla a che veder con la cannabis ma che sarà legato alla riforma della fiscalità delle imprese tramite un sistema di compensazione.
“Cambia la Svizzera”
Il concorso “Cambia la Svizzera” ha permesso ai giovani fino ai 25 anni di proporre idee che, secondo loro, potrebbero cambiare in meglio il paese. Sono stati 350 i progetti presentati.
La competizione è stata organizzata dalla Federazione svizzera dei Parlamenti dei Giovani (FSPG).Collegamento esterno
I 16 membri più giovani del Parlamento elvetico hanno selezionato ognuno un progetto.
Il prossimo 17 giugno i giovani vincitori incontreranno il “loro” parlamentare a Berna. Insieme riformuleranno l’idea per darle una concreta spinta politica così che possa essere discussa in una delle due Camere.
La FSPG ha inoltre organizzato per la prima volta, il 16 maggio a Berna, il forum “You(th) for Change”. Esperti di ogni settore, dalla scienza, alle lobby passando per la politica si sono messi a disposizione per offrire ai giovani dei consigli su come sviluppare le loro idee.
* In collaborazione con la Federazione svizzera dei Parlamenti dei Giovani FSPG
traduzione dal tedesco, Zeno Zoccatelli
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