
Nei panni di un rifugiato
Circa 65 milioni di persone sono state costrette a lasciare la propria casa per fuggire da guerre, persecuzioni e violenze. È possibile provare, seppure per un attimo, quello che hanno vissuto? (Carlo Pisani, swissinfo.ch).

Sono un produttore di Visual Storytelling specializzato in produzioni multimediali di lunga durata e a puntate. Collaboro con i giornalisti per migliorare gli strumenti e i flussi di lavoro nelle varie lingue, garantire la conformità allo stile dei contenuti e guidare la ricerca e l'implementazione di tecniche visive innovative. Nato in Italia e cresciuto in Africa, ora chiamo casa la Svizzera. Ho studiato regia alla Scuola Nazionale di Cinema e ho lavorato come montatore e regista/produttore di documentari a Berlino e Vienna. Sono specializzata nella creazione di narrazioni multimediali coinvolgenti.
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EnglishenGetting a taste of life as a refugee originaleDi più Getting a taste of life as a refugee
Durante l’edizione 2017 del Forum economico mondiale di Davos (WEF), swissinfo.ch ha partecipato a una simulazioneCollegamento esterno per avere un’idea di quello che succede quando si è costretti a fuggire di casa.
La simulazione è organizzata ogni anno a Davos dalla fondazione CrossroadsCollegamento esterno, un’organizzazione umanitaria senza scopo di lucro con sede a Hong Kong. L’obiettivo di questa esperienza coinvolgente è di migliorare la comprensione e l’impegno nel campo dei rifugiati.
Non ci sono attori professionisti. I partecipanti sono operatori umanitari oppure rifugiati che si mettono volontariamente a disposizione per sensibilizzare il pubblico.
Traduzione dall’inglese di Luigi Jorio
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