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Annata amara per i dolci svizzeri

Le vendite di caramelle e dolcetti svizzeri sono leggermente diminuite nel 2008; nessuna crisi, invece, per il cioccolato. Complessivamente l'industria dolciaria ha visto la sua cifra d'affari ridursi dell'1,3%, pari a 332 milioni di franchi.

L’anno scorso sono state vendute 28’605 tonnellate di prodotti dolciari, una cinquantina in meno rispetto al 2007, ha indicato lunedì l’associazione mantello Biscosuisse (800 collaboratori).

Sul mercato nazionale, la cifra d’affari dei fabbricanti svizzeri è cresciuta del 2,8% a 108 milioni di franchi (produzione: 8’090 tonnellate, +2,7%). Considerate anche le importazioni, sul mercato elvetico sono state vendute 26’835 tonnellate di caramelle e dolcetti, ciò che corrisponde a una media di 3,5 chili per abitante. Interessante notare l’aumento, dal 19,9% al 25%, della proporzione di prodotti senza zucchero.

Il volume delle importazioni è progredito del 6,9%, ciò che per i produttori indigeni costituisce una riduzione della quota di mercato dal 31% al 30,1%.

Le esportazioni sono regredite del 3,1% a 223,8 milioni di franchi (20’515 tonnellate, -1,2%). Il principale acquirente di dolciumi elvetici è la Germania (21,6% delle esportazioni), seguita da Stati Uniti (18,5%), Francia (14,6%) e Paesi Bassi (8,5%).

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