Credit Suisse: bonus con titoli illiquidi
Nel dibattito sui contestati bonus, il Credit Suisse percorre nuove vie: una parte «sostanziale» della gratifica dovrebbe essere versata in titoli illiquidi.
La seconda banca del paese intende prelevare dal bilancio titoli per complessivi 5 miliardi di franchi e trasferirlial management sotto forma di bonus, assieme ai rischi che comportano. Tale forma di remunerazione dovrebbe riguardare 2000 dirigenti, secondo quanto emerge da una comunicazione interna del Credit Suisse, di cui è a conoscenza l’agenzia di stampa ATS.
«In tal modo il Credit Suisse fa partecipare i collaboratori a tali titoli illiquidi e al loro successo o insuccesso», ha detto il portavoce Marc Dosch. Tale strumento è stato battezzato «Partner Asset Facility» (PAF). La quota PAF alla parte del bonus basato su azioni è dell’80% secondo l’istituto.
Come in altre banche, per il Credit Suisse è usuale suddividere i bonus in una parte in contanti e una parte in azioni. A seconda della rimunerazione la regola finora vigente prevedeva una proporzione di azioni fino al 65%.
In generale i bonus saranno riveduti al ribasso, aveva affermato circa due settimane fa dal canto suo il presidente della direzione Brady Dougan. I comparti che presentano buoni risultati continueranno a essere ricompensati con bonus consistenti. Un’altra nuova regola preconizza che il personale che lascia la banca deve restituire parte del bonus se già incassato in anticipo per un anno.
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