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Dollaro per la prima volta inferiore al franco

Per la prima volta il dollaro americano vale meno del franco svizzero. Keystone

La valuta americana è scesa venerdì al minimo storico: per la prima volta, anche se solo brevemente, il dollaro valeva meno del franco svizzero. Nel pomeriggio è sceso a 0,9986 franchi. L'euro segnava intanto il livello record di 1,5690 dollari.

La persistente debolezza del biglietto verde è legata ai timori di crisi finanziaria e di recessione negli Stati Uniti.

Il dollaro è sceso sotto la parità rispetto al franco svizzero alle ore 15:05. Il deprezzamento della moneta statunitense – che negli anni 1970 valeva più di 4 franchi – fa seguito all’indebolimento dei mercati azionari e alle voci di problemi di liquidità della banca americana Bear Stearns, precisano gli analisti.

La notizia negativa della giornata è infatti giunta ancora una volta dagli Stati Uniti e riguarda la Bear Stearns, la cui situazione di tesoreria si è gravemente deteriorata. La Federal Reserve Bank di New York e JP Morgan hanno annunciato che metteranno a sua disposizione liquidità con un finanziamento a 28 giorni.

La Fed continua ad intervenire

JP Morgan, terzo istituto di credito statunitense, non quantifica l’ammontare dei fondi d’emergenza a favore della più piccola tra le principali banche d’affari di Wall Street. Intanto, la banca centrale americana ha riaffermato che continuerà finché sarà necessario ad alimentare il sistema bancario di liquidità per assicurarne il corretto funzionamento.

In serata, il dollaro si è un po’ ripreso e verso le 18:00 valeva 1,0053 franchi. La moneta elvetica si è rafforzata nei confronti dell’euro che valeva 1,5700 franchi. Il minimo del giorno è stato di 1,5675 franchi.

Anche l’UE preoccupata

Anche l’euro ha continuato a salire nei confronti del dollaro. Oggi, la moneta unica europea valeva 1,5690 dollari, un nuovo livello record dalla sua creazione nel 1999. Ciò sta suscitando inquietudini sempre più forti nella zona euro.

La situazione “ci sta creando preoccupazioni”, ha dichiarato il Premier e ministro delle finanze lussemburghese Jean-Claude Juncker, venerdì a Bruxelles dopo consultazioni con i vertici dell’Unione europea.

Globalmente gli investitori sono sempre più inquieti dei persistenti timori di inflazione, dei rischi di recessione e di una grande dipendenza da interventi di politica monetaria non convenzionali.

Gli esperti ritengono che si stia ormai entrando nella fase acuta della crisi del dollaro, i cui sintomi sono una forte perdita di fiducia. Il calo aveva conosciuto una breve tregua martedì con l’annuncio di una nuova azione di cinque banche centrali per sostenere la liquidità in dollari.

swissinfo e agenzie

Dall’inizio dell’anno il dollaro ha perso 14 centesimi nei confronti del franco svizzero.

All’inizio degli anni 1970 la divisa statunitense valeva il quadruplo, ossia circa franchi 4,30.

Il corso del biglietto verde è sceso per la prima volta sotto la soglia dei 4 franchi il 23 agosto 1971, quando fu abbandonata la parità oro-dollaro. Nel giugno 1973 è slittato sotto i 3 franchi e all’inizio del 1978 sotto i 2 franchi. Si è quindi ripreso negli anni 1980 raggiungendo i franchi 2.90 nel febbraio 1985.

È poi seguita un’evoluzione al ribasso fino a toccare frs 1.11 nell’aprile 1995. Da allora il corso più elevato è stato frs 1.80 nel novembre 2000. Un anno fa valeva frs 1.25.

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