The Swiss voice in the world since 1935
In primo piano
Democrazia diretta in Svizzera

Lezioni online all’Uni: Zurigo investe 50 milioni di franchi

Uno studente universitario segue una lezione attraverso Internet Keystone

L'Università e il Politecnico di Zurigo si preparano ad affrontare la sfida dell'insegnamento virtuale: lezioni impartite attraverso internet. Per raggiungere questo obiettivo entrambe le scuole investiranno una cinquantina di milioni nei prossimi anni.

L’idea dell’ateneo zurighese si chiama «Università-Online» e mira a permettere agli studenti di partecipare a lezioni e di scaricare materiale di studio collegandosi al sistema del computer universitario da casa attraverso il web o direttamente all’istituto scolastico.

A questo proposito lo scorso autunno è stata fondata la Sezione per la tecnologia dell’informazione e della comunicazione, dalla quale dovrebbe poi sorgere un centro didattico multimediale. Marcel Schmid, dell’Ufficio cantonale per l’Università, ha precisato che il cantone intende investire oltre 50 milioni entro il 2004, ma per quest’anno sono stati approvati solo 6,5 milioni.

Sino alla metà di questo mese, la Sezione raccoglie progetti che dovrebbero prendere avvio l’anno prossimo. «Le possibilità sono molteplici», ha detto il collaboratore Peter Hassler: pagine internet mediante le quali si possono scaricare documenti, fare esercizi, prepararsi ad esami e partecipare a discussioni.

Già da oggi sono ufficialmente in gestazione una trentina di progetti on-line. Oltre la metà sono stati elaborati di propria iniziativa da professori e in un secondo tempo appoggiati dall’Università di Zurigo. In parte sono accessibili a persone esterne all’ateneo mediante una speciale parola chiave.

Da parte sua, il Politecnico di Zurigo da anni impiega le nuove tecnologie e per il momento annovera 30 lezioni impartite utilizzando internet. In più sono allo studio nuovi sistemi di presentazione dei corsi, ad esempio con internet-video, ha spiegato Jens Keller della «Network für Educational Technology» (NET).

In futuro i progetti di NET dovrebbero confluire nell’»ETH-World», uno spazio virtuale previsto per insegnamento, ricerca e servizi. Attraverso questa «finestra» dovrebbe essere possibili anche lezioni in comune con altri istituti scolastici a livello mondiale. Stando al portavoce del Politecnico, Rolf Guggenbühl, entro il 2005 l’investimento raggiungerà il livello dell’ateneo di Zurigo.

Università e Politecnico sono d’accordo che i progetti internet non sostituiscono le lezioni accademiche tradizionali, ma le completano. Hassler ha portato come esempio un corso che viene accompagnato da una tavola rotonda elettronica, in cui un assistente seleziona i problemi principali degli studenti e li trasmette al professore.

L’Uni-Online andrebbe a vantaggio anche degli studenti lavoratori e di coloro che abitano lontano dalla scuola. I compiti potrebbero venire trasmessi e riconsegnati in ogni momento senza spostarsi da casa. Secondo Hassler i progetti internet sono necessari soprattutto per quelle facoltà che godono di un grande afflusso come medicina, diritto, psicologia e pubblicistica.
Altre idee di questo genere vengono elaborate nel quadro del progetto nazionale «Campus virtuale svizzero», al quale prendono parte tutte le scuole superiori. Alla fine di giugno la Conferenza universitaria svizzera (CUS) ha approvato i primi 27 progetti.

Così le università di Basilea, Neuchâtel, Lugano e Zurigo stanno elaborando il programma «Latinum Electronicum», che prevede un programma di insegnamento del latino via internet.

La Confederazione copre una metà dei costi, l’altra metà viene sostenuta dalla scuola stessa, ha detto Franziska Marti, dell’Ufficio federale dell’educazione e della scienza (UFES). Berna ha già versato 15 milioni per i primi progetti. Per luglio è previsto un secondo concorso per il quale sono stati messi a disposizione 10 milioni di franchi.

swissinfo e agenzie

Articoli più popolari

I più discussi

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR