
Continua la fase positiva della bilancia commerciale svizzera
Le esportazioni svizzere hanno realizzato in ottobre un incremento dell'8,9 percento rispetto al mese corrispondente del 1999, fissandosi a 11,54 miliardi di franchi. Importazioni in progressione con un più 19,3 percento a 11,80 miliardi.
La bilancia commerciale mensile chiude con un disavanzo di 259,3 milioni di franchi. Lo indica il Dipartimento federale delle finanze (DFF) in una nota pubblicata giovedì.
In termini reali, risulta una crescita del 6,7 percento per l’export e del 14 percento per l’import. Il mese in rassegna contava tuttavia un giorno lavorativo supplementare rispetto all’ottobre 1999.
Per giornata lavorativa, le esportazioni segnano una crescita del 4 percento, le importazioni un aumento del 13,9 percento. In particolare, l’export dell’industria chimica ha subito una contrazione (-5,1 percento) nel mese in esame, a 3,06 miliardi di franchi. La flessione è dovuta principalmente al comparto dei prodotti farmaceutici (-12,5 percento).
In forte espansione invece l’industria delle macchine e dell’elettronica ( 16 percento a 3,39 miliardi di franchi). Brilla anche l’orologeria con un incremento del 17,2 percento.
Nei primi dieci mesi, le esportazioni hanno registrato un incremento dell’11,9 percento, fissandosi a 104,49 miliardi di franchi, mentre le importazioni sono progredite del 14 percento, salendo a 105,84 miliardi. Il disavanzo della bilancia commerciale ammonta a 1,35 miliardi di franchi.
In dettaglio tra inizio gennaio e fine ottobre l’industria metallurgica ha fornito all’estero prodotti per 9,08 miliardi ( 15,7 percento), l’industria delle macchine e dell’elettronica ha esportato per 30,25 miliardi di franchi, un dato in rialzo del 14,8 percento, quella orologiera ha venduto al di fuori dei confini nazionali per 8,21 miliardi di franchi ( 16,1 percento) e l’industria chimico-farmaceutica ha segnato un 8,2 percento a 30,27 miliardi di franchi.
Tra le importazioni, i prodotti energetici hanno fatto registrare un incremento dell’87,1 percento nei primi dieci mesi dell’anno, attestandosi a 5,04 miliardi di franchi. Da inizio gennaio a fine ottobre, le vendite ai paesi dell’Unione europea sono progredite del 7,7 percento, a 63,43 miliardi di franchi. L’export verso gli Stati Uniti è aumentato del 15,8 percento, passando a 12,19 miliardi di franchi, quello verso il Giappone è cresciuto del 16,6 percento a 3,9 miliardi di franchi.
Le vendite ai Paesi asiatici emergenti hanno raggiunto 7,03 miliardi di franchi, segnando un rialzo del 26,5 percento. In crescita anche le forniture al Messico ( 24,6 percento a 817,9 milioni) e al Brasile ( 11 percento a 993,4 milioni). Lo stesso vale per i Paesi in via di sviluppo: 14,9 percento a 6,5 miliardi di franchi.
swissinfo e agenzie

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