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Il costo del lavoro non penalizza l’economia svizzera

Lavoratore della fonderia Von Roll a Delémont, nel Giura Keystone

Con un costo medio di 50,70 franchi per un'ora di lavoro, la Svizzera guida la graduatoria dei paesi europei con la manodopera più cara, davanti a Danimarca e Belgio.

Tenendo conto però anche dell’alto livello dei prezzi, il costo del lavoro si situa soltanto nella media europea e risulta addirittura inferiore a quello dei paesi limitrofi.

Nel 2004, un’ora di lavoro nell’industria e nei servizi in Svizzera è costata in media 50,70 franchi (32,90 euro), di cui 41,90 per le retribuzioni lorde e 7,50 per i contributi sociali.

In Europa costi simili si registrano solo in Danimarca (30,70 euro) e in Belgio (30 euro), indicano le prime stime in materia dell’Ufficio federale di statistica (UST), pubblicate giovedì.

In Svizzera, l’82,6% (41,90 franchi) dei costi sono rappresentati dalle retribuzioni lorde, il 14,8 % dai contributi sociali a carico dei datori di lavoro e infine il 2,6% dai costi di formazione professionale, di assunzione e da altre spese.

Paese più caro

Rispetto al 2002 i costi del lavoro sono progrediti dell’1,2 % (2002: 50,10 franchi), contro un aumento del 5 % registrato tra il 2000 e il 2002. Espressi in euro, i costi sono lievemente diminuiti nel periodo 2002-2004, a seguito dell’andamento del tasso di cambio.

Nonostante, questa diminuzione, la Svizzera rimane il paese con la manodopera più cara in Europa in termini assoluti. Con valori che vanno da 25 a 28 euro, i paesi limitrofi – Francia, Germania e Austria – si collocano sopra la media dell’Unione europea.

In Europa si denotano grandi differenze, in particolare tra i dieci nuovi membri dell’UE e i quindici paesi che vi facevano già parte prima del 2004. I costi del lavoro sono inoltre superiori nell’Europa settentrionale rispetto a quella meridionale.

Tra i paesi meridionali dell’UE a 15, soltanto il Portogallo, con 9,60 euro, è superato da uno dei nuovi Stati membri dell’UE allargata. Per questi ultimi i valori variano da 11,10 euro di Cipro a poco più di 2 euro della Lettonia.

Potere d’acquisto medio

In termini di standard di potere d’acquisto (SPA), ossia espressi mediante un’unità monetaria comune che livella le differenze di prezzo tra i paesi, i costi del lavoro della Svizzera per il 2004 sono stimati a 23,30 SPA.

Essi si collocano così lievemente al di sopra della media dell’UE a 15 (22,90 SPA), ma sono inferiori a quelli registrati nella maggioranza dei paesi limitrofi (Austria 24,40 SPA; Germania 24.60 SPA; Francia 26.10 SPA).

“Si tratta di una buona sorpresa per la piazza economica svizzera. Tenendo conto di strutture paragonabili, i costi del lavoro risultano più bassi rispetto ad alcuni importanti concorrenti, come la Francia o la Germania”, ha dichiarato Didier Froidevaux, collaboratore dell’Ufficio federale di statistica.

Secondo Froidevaux, i costi del lavoro non penalizzano quindi la piazza economica elvetica. Per valutare la competitività economica vanno comunque presi in considerazione diversi altri criteri, come il livello di formazione e qualificazione della manodopera, l’imposizione fiscale, la legislazione o la pace del lavoro.

swissinfo e agenzie

Le stime dell’UST sul costo del lavoro forniscono indicazioni importanti per stabilire un raffronto dell’attrattiva della piazza economica svizzera rispetto ai principali concorrenti internazionali.

I costi del lavoro corrispondono al carico finanziario che l’imprenditore deve assumersi per poter impiegare i suoi dipendenti: retribuzioni, contributi sociali e spese varie (assunzione, formazione, indumenti di lavoro, ecc.).

In Svizzera i salari rappresentano l’82,6% dei costi del lavoro, i contributi sociali il 14,8% e le altre spese il 2,6%.

Per molte imprese i costi del personale costituiscono la principale voce dei costi globali di produzione di beni e servizi.

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