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Il turismo svizzero trae benefici dal franco debole

I turisti apprezzano tutto quanto la Svizzera ha da offrire Keystone

Le località turistiche elvetiche stanno raccogliendo i frutti di una bassa valutazione del franco svizzero, che recentemente ha toccato un minimo storico rispetto all'euro.

Lo Switzerland Travel Center, che gestisce le prenotazioni alberghiere, segnala un’impennata del numero dei turisti in Svizzera. Stabili invece le prenotazioni in Europa.

I turisti elvetici che trascorrono le vacanze in Paesi dell’Unione europea pagano le conseguenze della crescita dell’euro sul franco svizzero; la valuta unica ha raggiunto lo scorso mese un valore record (1,66 franchi per un euro).

L’incremento rispetto all’anno scorso ammonta al 6,8%. Il franco svizzero ha inoltre perso valore nei confronti della sterlina, che si è rafforzata durante gli ultimi mesi.

Le prenotazioni in Svizzera sono aumentate del 20%: secondo Klaus Oegerli, CEO di Switzerland Travel Center (STC), ciò è dovuto soprattutto all’elevato costo delle vacanze nella “zona euro”.

“L’Unione europea sta diventando più cara per gli svizzeri, mentre la Svizzera sta diventando più conveniente per i turisti stranieri. Questa situazione sta avendo un effetto positivo sulle prenotazioni”, segnala a swissinfo.

“Nel corso degli ultimi due anni, vi è stata una differenza del 15% circa per quanto concerne il tasso di cambio tra euro e franco: pur non essendo l’unica causa, questo fattore ha certamente contribuito all’aumento di visitatori”, aggiunge Oegerli.

A suo parere, “la debolezza del franco non è il fattore decisivo che spinge uno svizzero a optare per una vacanza in patria piuttosto che all’estero, ma può comunque influenzare la scelta”.

Stando a un recente studio del Centro di ricerche congiunturali del Politecnico federale di Zurigo, il numero di pernottamenti in Svizzera dovrebbe aumentare dell’1-2% in concomitanza con ogni punto percentuale perso dal franco svizzero nei confronti dell’euro.

Europa: meta sempre ambita

La crescita del turismo in Svizzera non significa però necessariamente che un minor numero di persone sceglierà l’Europa come meta delle vacanze. L’operatore turistico elvetico Kuoni non si attende meno turisti diretti in Grecia, Italia o Spagna soltanto a causa della situazione del franco.

Come spiega il portavoce di Kuoni, Peter Brun, la situazione attuale non ha conseguenze sui pacchetti turistici per l’estate, dal momento che i clienti li hanno acquistati lo scorso autunno, quando l’euro era meno forte. A suo parere, l’estate prossima il costo delle vacanze aumenterà soltanto del 2-4%, poiché il prezzo dei voli è pagato dai clienti in franchi svizzeri, ciò che limita l’effetto negativo del cambio.

“Ci aspettiamo che il prossimo autunno il tasso di cambio resti pressoché uguale a quello attuale. La gente adora trascorrere le vacanze sul Mediterraneo: un piccolo cambiamento di prezzo dell’ordine di 20 o 40 franchi non è sufficiente per far cambiare loro abitudine”, rileva.

“Le persone sono attente ai prezzi, ma cercano anche la qualità. La situazione economica è buona e di conseguenza la gente dispone di un po’ più di denaro da utilizzare.”

swissinfo, Matthew Allen
(traduzione di Andrea Clementi)

Stando ai dati ufficiali diffusi in febbraio, rispetto al 2006 i pernottamenti in Svizzera sono aumentati del 5,8% a 34,8 milioni.
Il miglior risultato del settore dal 2000 è costituito da 19,7 milioni di pernottamenti stranieri (+7%) e 15,2 milioni di pernottamenti svizzeri (+4%).
Nelle regioni di Grigioni, Zurigo, Vallese, Oberland bernese e Svizzera centrale si sono concentrati i due terzi (62%) dei pernottamenti complessivi, vale a dire 3,5 milioni per ogni regione.
La città di Zurigo ha registrato 2,4 milioni di pernottamenti; Ginevra 1,8; Zermatt 1,2; Lucerna 860’000; Basilea 720’000.

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