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L’industria cresce, ma più lentamente

L'industria elvetica cresce, ma a ritmi inferiori Keystone

Nel 3° trimestre, l'industria elvetica registra ancora delle cifre in aumento. La progressione è tuttavia più contenuta rispetto al resto dell'anno.

Da rilevare soprattutto i forti tassi di crescita dei settori della metallurgia, tessile, dell’abbigliamento e… della costruzione.

Nel terzo trimestre del 2004, l’industria svizzera ha proseguito la sua fase di crescita.

Stando ai dati pubblicati lunedì dall’Ufficio federale di statistica, rispetto al medesimo periodo del 2003, la produzione è progredita del 3,5% e la cifra d’affari del 4,2%. L’aumento è stato ancor maggiore per l’afflusso d’ordinazioni, cresciuto del 5,3%.

Se confrontata ai primi sei mesi di quest’anno, la crescita è tuttavia stata più contenuta, complice soprattutto il prezzo del petrolio. Rispetto al trimestre precedente, ad esempio, la produzione e il fatturato sono diminuiti rispettivamente del 2,9 e del 4,1%.

Sebbene vi sia stato ancora un leggero regresso sul fronte dell’impiego, in molti rami del settore secondario si è assistito ad un miglioramento della situazione, con un progressivo aumento dei posti liberi.

Alcuni settori “tirano”, altri meno

Gli incrementi più elevati sono stati registrati nei settori della produzione di prodotti minerali non metalliferi (vetro, ceramica, cemento…), nella fabbricazione di macchine, nell’industria del legno e in quella tessile e dell’abbigliamento.

Il motore principale dell’evoluzione è costituito soprattutto dalle esportazioni.

In altri rami, come ad esempio la raffinazione di petrolio, le industrie alimentari, delle bevande o della carta, l’andamento è invece stato negativo, sia sotto il profilo della produzione che del fatturato.

Ordinazioni in forte aumento per alcune industrie

Per quanto riguarda le ordinazioni, la congiuntura è ottima per le imprese attive nella produzione di prodotti minerali non metalliferi, ma anche nella lavorazione e trasformazione dei metalli e nell’industria tessile e dell’abbigliamento. In tutte queste branche, la progressione è stata superiore al 10%.

A dover far fronte a un calo delle commesse sono state le aziende alimentari, delle bevande e del tabacco, nonché l’industria della carta, l’editoria e la stampa.

La costruzione in fase d’espansione

Includendo anche il settore della costruzione e del genio civile, il giro d’affari del secondario è aumentato del 4,6%.

A contribuire al buon risultato di quest’ultimo ramo, non è stato estraneo l’aumento dei prezzi, saliti del 2% tra aprile ed ottobre, in particolare a causa dell’incremento del costo dell’acciaio.

Bisogna inoltre osservare che il Ticino si situa ben al di sopra della media nazionale, con una progressione del 3,4%. Una tendenza –questa- che è constante dal 1998.

swissinfo e agenzie

Rispetto al 2003, la cifra d’affari dell’industria è aumentata del 4,2% (4,6% tenendo conto del settore della costruzione).

I più forti tassi di crescita sono stati registrati nei settori dei prodotti minerali, tessile e dell’abbigliamento.

Malgrado un lieve regresso dell’impiego, in molti rami si è assistito a un miglioramento.

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