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Motori ibridi per viaggiare a buon mercato

Ancora una rarità: un automobilista fa il pieno di gas a Basilea Keystone

L'impennata del petrolio e l'aumento dei prezzi alla pompa di benzina fanno il gioco dei carburanti alternativi, in particolare del metano.

Oltre a risparmiare il portamonete degli automobilisti, il gas ha anche il vantaggio di essere meno dannoso per l’ambiente.

Negli ultimi tempi il prezzo della benzina continua a salire e all’orizzonte non si vede nessun’inversione di tendenza. Parallelamente sale anche l’interesse nei confronti di veicoli che utilizzano combustibili alternativi, come il gas naturale o l’elettricità. Lo rivela uno studio realizzato dal Touring Club svizzero (TCS), secondo il quale sono soprattutto i veicoli a propulsione mista, gas o benzina, ad attirare maggiormente l’attenzione dei consumatori.

Non è però solo il prezzo dell’oro nero, arrivato a più di 50 dollari al barile, ad accendere la voglia d’alternative. «L’aumento del costo del petrolio ha portato la gente a preoccuparsi di più del fabbisogno energetico della loro automobile», spiega Susann Wegmann, direttrice di e’mobile, l’associazione svizzera per veicoli elettrici e automobili più efficienti. «Il costo della benzina non è però ancora abbastanza alto da incidere sugli acquisti».

Secondo la Wegmann, l’aumento di vendite delle automobili a propulsione mista (gas/benzina, elettricità/benzina) è dovuto anche ad altri aspetti, come l’ammirazione per la tecnica utilizzata nella realizzazione dei veicoli ibridi o l’aumento dei modelli disponibili di automobili a gas.

Occhio alle spese

È innegabile, però, che il fattore economico abbia un suo peso nelle decisioni prese dagli acquirenti. In Svizzera, i carburanti alternativi costano dal 20 al 30% in meno della benzina. Non stupisce quindi che in circolazione ci siano sempre più vetture “bi-fuel”, i cui motori possono funzionare sia con la benzina sia con il gas.

Attualmente, stando ai dati del TCS, in Svizzera circolano un migliaio di automobili bi-fuel. Alla fine del decennio, si dovrebbero raggiungere le 30’000 unità. Poche, se si considera che la tecnica è a punto e che nella sola Italia circolano già oggi 400’000 veicoli di questo tipo (un terzo del totale, che si aggira intorno all’1,2 milioni di automobili a gas).

È difficile però dire quando l’acquisto di una vettura a gas sia davvero conveniente. Il prezzo del gas varia da regione a regione tra il franco e 38 centesimi e i 2 franchi al chilo. I veicoli ibridi sono relativamente più cari di una vettura normale, possono però essere sovvenzionati fino a 3000 franchi dai produttori di gas e certi cantoni premiano le loro prestazioni ecologiche con una riduzione della tassa di circolazione.

«I motori ibridi che rispettano le norme sono una buona cosa», ritiene l’ingegner Felix Reutimann, dell’Ufficio federale dell’ambiente, delle foreste e del paesaggio. «Nel caso della Toyota Prius, per esempio, si sono ottenuti dei risultati molto buoni. D’altro canto, è per questo che diversi cantoni applicano una riduzione della tassa di circolazione per le vetture ibride».

Una buona cosa per l’ambiente

Le automobili a gas hanno delle emissioni di anidride carbonica (CO2) inferiori di un quarto a quelle della benzina. Anche le emissioni di altri inquinanti sono sensibilmente inferiori. Un dato di fatto che ha spinto la Confederazione ad agire.

Il parlamento sta discutendo la questione e probabilmente «a partire dal 2007 ci sarà una riduzione dell’imposta sul gas», afferma Felix Reutimann. «Il gas è considerato uno dei carburanti migliori, insieme al diesel con filtro antiparticolato e alla benzina che rispetta la norma “euro04”. Peccato che in Svizzera ci siano solo una cinquantina di distributori di gas».

Migliorare l’accesso al gas

Anche per Susann Wegmann il «grande handicap delle automobili a gas» è la scarsezza di distributori. «L’industria del gas sta però facendo degli sforzi notevoli e nei prossimi anni si dovrebbe poter fare il pieno ad un centinaio di distributori». Il vantaggio delle automobili ibride e proprio quello di potersi servire della benzina quando non c’è a disposizione del gas.

Al momento, in Svizzera sono disponibili sette vetture di serie bi-fuel. Il loro costo è di poco superiore a quello delle automobili a motore diesel. La conversione di un’automobile a benzina in automobile bi-fuel è piuttosto cara: dai 5’000 ai 9’000 franchi.

«La tecnologia “ibrida” per il momento è ancora poco attraente», spiega Kurt Egli, direttore del progetto “Lista d’automobili ecologiche” dell’Associazione traffico e ambiente. I modelli disponibili sono pochi e relativamente costosi, «ma fra qualche anno ci saranno dei motori ibridi per tutte le categorie di automobili. Nel corso dei prossimi cinque anni, queste vetture diventeranno interessanti per tutti».

Per quanto riguarda altri tipi d’automobile a basso impatto ambientale, Kurt Egli accenna al fatto che lo sviluppo delle automobili elettriche è praticamente fermo, avanza solo nel settore dei veicoli ibridi, che permettono di alternare il funzionamento elettrico con quello a benzina.

swissinfo

Il metano e altri tipi di gas naturale costano fino al 30% in meno della benzina
50 distributori di gas in Svizzera
1000 automobili bi-fuel (gas/benzina) in Svizzera
1,2 milioni di automobili bi-fuel nel mondo, 400’000 nella sola Italia
Il parlamento svizzero sta discutendo una riduzione di 30 centesimi il chilo per il metano. La riduzione dovrebbe entrare in vigore nel 2007

I prezzi del petrolio e della benzina hanno raggiunto dei livelli molto alti. Aumenta di conseguenza l’attenzione nei confronti delle automobili che utilizzano dei carburanti alternativi.

Secondo gli esperti, le automobili bi-fuel, che possono ciò funzionare sia a benzina sia a gas, hanno le carte in regola per convincere dei nuovi acquirenti.

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