SAirGroup vende la sua catena di alberghi

SAirGroup ha trovato un acquirente per i 23 alberghi della catena Swissôtel. Il gruppo alberghiero Raffles, con sede a Singapore, acquisterà gli edifici e i contratti di gestione per 520 milioni di franchi. Una misura annunciata da tempo che dovrebbe contribuire al risanamento della compagnia dopo il disastroso esercizio 2000.
Il vettore aereo vende inoltre la partecipazione in un albergo di Seul, ceduta al management, e la sua quota in un hotel a Vienna, passata alla catena Hilton. Complessivamente il valore della transazione ammonta a 520 milioni di franchi.
Tale cifra comprende anche l’assunzione di debiti per 122 milioni di franchi da parte del gruppo Raffles. Nelle casse di SAirGroup affluiranno così 398 milioni di franchi.
Raffles continuerà a gestire la catena alberghiera con il nome attuale, ha indicato lunedì SAirGroup. La vendita di Swissôtel era una delle misure annunciate per risanare il bilancio del gruppo aereo svizzero.
Il ricavo si situa nella fascia alta delle aspettative, ha osservato Siro Barino, portavoce di SAirGroup, aggiungendo che il gruppo è molto soddisfatto della somma ottenuta. Gli immobili ceduti sono quattro. Per il resto si tratta di attività di management. Fanno parte di Swissôtel anche quattro alberghi svizzeri (Zurigo, Montreux, Ginevra e Basilea).
Raffles possiede 16 hotel e tredici complessi alberghieri in dieci paesi. L’anno scorso Swissôtel ha realizzato un giro d’affari di 202 milioni e aveva 6500 dipendenti.
Anche gli esperti considerano che il prezzo conseguito sia relativamente buono. La cessione rappresenta una prima tappa positiva per il gruppo che dovrà vendere anche altri attivi, ha commentato dal canto suo Britta Simons, analista presso la banca Sarasin.
La notizia della transazione è stata accolta in un primo tempo positivamente in Borsa, con un guadagno in apertura dell’8 % per l’azione di SAirGroup. Successivamente però il titolo ha ceduto terreno sino a giungere poco dopo le 11 a una perdita del 3,7 per cento. Secondo gli operatori, le forti oscillazioni sono dovute al nervosismo che regna in attesa dell’assemblea generale di mercoledì.
swissinfo e agenzie

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