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San Gottardo: riaperta la strada delle vacanze

Prime immagini dopo la riapertura fornite dal portale online del San Gottardo. gotthard-strassentunnel.ch

L'asse autostradale del San Gottardo è stato riaperto alla circolazione all'alba di venerdì. L'A2 era stata bloccata dal 31 maggio in seguito da una frana che aveva provocato la morte di due persone.

I lavori di stabilizzazione della parete montagnosa nel canton Uri si sono conclusi in tempo: questo fine settimana prende inizio il grande flusso estivo di vacanzieri verso Sud.

L’autostrada del San Gottardo, il più importante asse di transito nord-sud attraverso le Alpi, è stata riaperta alle 05.00 di venerdì, come annunciato dalle autorità del Canton Uri.

Nei giorni scorsi i geologi hanno potuto infatti constatare la stabilizzazione della parete montagnosa sovrastante la A2 nei pressi di Gurtnellen (Uri).

È pure regolarmente agibile la strada cantonale, sulla quale sono stati autorizzati a transitare nelle ultime settimane solo i veicoli immatricolati nei cantoni di Uri e Ticino, nonché altri muniti di appositi permessi.

Grazie alla rapida esecuzione degli ultimi lavori di ripristino e delle misure necessarie per garantire la sicurezza, la riapertura dell’asse del San Gottardo consentirà di evitare il temuto caos sulle strade svizzere in occasione dell’esodo estivo.

1,5 tonnellate di dinamite

L’autostrada A2 era stata chiusa al traffico dal 31 maggio, quando blocchi staccatisi dalla parete instabile avevano invaso la carreggiata nei pressi di Gurtnellen, uccidendo due turisti tedeschi, rimasti schiacciati nella loro automobile.

L’A2 era stata riaperta il 2 giugno, ma solo brevemente: poco più di un’ora dopo si era infatti verificato un nuovo scoscendimento, che aveva indotto le autorità ad ordinare nuovamente la chiusura cautelativa poiché la situazione appariva pericolosa.

Dopo osservazioni e rilevamenti, gli specialisti erano giunti alla conclusione che i rischi potevano essere eliminati solo facendo esplodere la roccia instabile sopra Gurtnellen.

A tale scopo venerdì scorso sono state utilizzate 1,5 tonnellate di dinamite. Circa 5500 metri cubi di roccia sono così andati in frantumi e rotolati a valle. L’operazione si è svolta alla perfezione, senza provocare alcun danno.

Sicurezza assoluta inesistente

Le analisi geologiche e le misurazioni effettuate negli ultimi giorni hanno dimostrato che la roccia è stabile, hanno comunicato le autorità urane.

Oltre allo sgombero della strada dal pietrame, sono state sostituite o parzialmente rimontate le reti di protezione contro la caduta di sassi.

Interrogato su altri rischi nella regione del San Gottardo, il consigliere di Stato urano Markus Züst, ha sottolineato che in montagna “non esiste la sicurezza assoluta, ma solo probabilità calcolabili”.

Secondo il responsabile del Dipartimento delle costruzioni urano, “i rischi di essere colpito da un fulmine sono più alti di quelli di essere ucciso da una pietra”.

Inizio delle vacanze

Nonostante la riapertura, non sono da escludere ingorghi in questi giorni sull’asse del San Gottardo. Proprio questo fine settimana debuttano le vacanze estive in alcuni cantoni svizzeri e Länder tedeschi.

Code e perturbazioni del traffico sono attese praticamente tutti i week-end di luglio, soprattutto verso sud, e di agosto, in direzione nord.

Informazioni sul traffico possono essere consultate in ogni momento su swissinfo, alla rubrica Infotraffico, oppure sul sito del Touring club svizzero, nella sezione Infostrada.

swissinfo e agenzie

La tratta autostradale A2, tra Basilea e Chiasso, è stata completata nel 1980 con l’apertura della galleria del San Gottardo, di 16,918 km di lunghezza.

L’A2 è rimasta bloccata dal 31 maggio nel canton Uri, nei pressi di Gurtnellen, dopo la caduta di una frana che ha provocato tra l’altro la morte di due persone.

L’autostrada tra Uri e il Ticino era già rimasta chiusa per due mesi alla fine del 2001, in seguito ad un incidente nella galleria del San Gottardo, costato la vita a 11 persone.

Nel 2005 circa 6 milioni di autoveicoli hanno attraversato la galleria del San Gottardo, di cui 1 milione di automezzi pesanti.
Durante la chiusura dell’asse del San Gottardo, dal 31 maggio scorso, la metà del traffico transalpino è transitato attraverso il San Bernardino.
Dal 1° al 29 giugno, circa 430’000 autoveicoli hanno attraversato l’asse stradale grigionese, contro 176’000 nello stesso periodo dell’anno scorso.

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