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Svizzera e Italia festeggiano il Sempione

Per festeggiare il centenario sono stati rispolverati i vecchi vestiti dei minatori dell'epoca. Keystone

Svizzera e Italia hanno celebrato i 100 anni del tunnel ferroviario del Sempione a Briga e a Domodossola, rendendo omaggio ai pionieri che l'hanno realizzato.

Il presidente della Confederazione Moritz Leuenberger ha partecipato ai festeggiamenti assieme a circa 400 personalità.

«100 anni fa, il Sempione ha avvicinato la Svizzera e l’Italia. Oggi ancora, il nord e il sud dell’Europa sono collegate dalle trasversali alpine».

Sono le parole del presidente della Confederazione Moritz Leuenberger, che venerdì a Briga – punto di partenza del tunnel del Sempione in Vallese – ha ricordato l’importanza dell’immenso traforo ferroviario nell’anno del suo centenario.

I tunnel ferroviari – ha dichiarato – sopravvivono ai secoli e restano eternamente giovani. «Il Sempione non sfugge alla regola e con il tempo è stato capace di adattarsi e di imporsi di fronte alla concorrenza dell’automobile».

Ai festeggiamenti hanno partecipato, a Briga come a Domodossola (all’altra estremità della galleria, in territorio italiano), centinaia di personalità del mondo politico, ferroviario, economico, turistico e culturale.

Stato pioniere

Leuenberger ha approfittato delle celebrazioni per ribadire la chiaroveggenza della politica elvetica dei trasporti.

Nella sua allocuzione alla collegiata di Briga, il capo del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) ha tracciato un parallelismo tra la linea del Sempione e le Nuove trasversali ferroviarie alpine (NTFA o Alptransit): «Il successo che è stato ed è tuttora rappresentato dalla prima, domani sarà delle seconde», ha commentato.

Oggi come cento anni fa, «soltanto lo Stato è in grado di pianificare così a lungo termine e in maniera così pionieristica», ha sottolineato il consigliere federale, insistendo sul primato del pubblico sul privato nella realizzazione di opere di tale portata.

«Oggi come allora le ferrovie fanno opera pionieristica anche per la coesione continentale», ha aggiunto.

Ma le NTFA faranno anche gli interessi delle regioni: «Grazie alla galleria del Lötschberg, il Vallese diventa parte dello spazio economico della Svizzera centrale, la Porta Alpina rafforza i Grigioni e la galleria del Monte Ceneri porta al Ticino una rete di ferrovie urbane», ha rammentato Leuenberger.

Fondamentale per il Vallese

Autorità ed invitati alla celebrazione del centenario sono stati accolti ad inizio pomeriggio a Briga dal presidente del governo vallesano Thomas Burgener, il quale ha insistito sull’importanza del traforo (elemento centrale della tratta Ginevra – Milano) per lo sviluppo del cantone.

«Le due gallerie del Lötschberg (sulla linea Berna – Briga, ndr) e del Sempione sono state una boccata d’ossigeno salutare per il canton Vallese», ha dichiarato Burgener. «Senza i due tunnel, economia e turismo vallesani sarebbero pressoché inesistenti».

Burgener ha anche sottolineato il ruolo unificatore della linea del Sempione tra il Vallese germanofono (tra Briga e Sierre) e francofono.

Il tunnel più lungo

Il direttore generale delle Ferrovie federali svizzere (FFS) ha dal canto suo reso omaggio allo Stato italiano, alla Confederazione e ai sei cantoni che hanno sovvenzionato la costruzione di quello che fino al 1982 era il più lungo tunnel ferroviario del mondo (19,8 chilometri).

Benedikt Weibel ha inoltre ricordato le migliaia di persone che hanno partecipato ai lavori di traforo, alla manutenzione e alla gestione del tunnel. Il progetto del Sempione – ha rivelato – è servito d’esempio agli ingegneri dell’Eurotunnel sotto la Manica.

A rappresentare l’Italia è giunto Marco Zacchera, esponente della Camera dei deputati (il presidente del Senato italiano Franco Marini ha dovuto rinunciare al previsto viaggio perché impegnato in parlamento). Il neo presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha partecipato inviando un messaggio d’amicizia agli invitati.

Tra i partecipanti era pure presente il principe Emanuele Filiberto di Savoia, pronipote del re Vittorio Emanuele III, che proprio 100 anni fa, assieme al presidente elvetico Ludwig Forrer, partecipò alla cerimonia inaugurale del traforo.

swissinfo e agenzie

Con l’apparizione della rete ferroviaria in Svizzera nel 1847, i pionieri dei binari hanno concepito i primi progetti di tunnel sotto le Alpi.

Il primo ad essere realizzato fu il tunnel del Gottardo, inaugurato nel 1892. I lavori per quello del Sempione iniziarono soltanto nel 1898, al termine di anni di pianificazioni e dopo aver convinto l’Italia a partecipare al finanziamento.

La costruzione dell’opera ha coinvolto 14’000 operai, i quali hanno dovuto lavorare in condizioni estremamente difficili.

L’ultimo diaframma di roccia è caduto il 24 febbraio 1905 e la prima galleria è stata ufficialmente messa in servizio nel giugno 1906.

Lo scavo del tunnel ha comportato numerose vittime: centinaia di feriti e decine di morti durante i lavori e numerosi decessi dovuti alla silicosi del minatore in seguito.

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