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Un americano alla guida della Zurigo

James Schiro, il nuovo numero uno della Zurich Keystone

Il gruppo di assicurazione punta su James Schiro per uscire dalla crisi attraversata negli ultimi tempi sotto la direzione del dimissionario Rolf Hüppi.

Il manager americano James Schiro è stato scelto quale successore di Rolf Hüppi alla guida della Zurich Financial Services (ZFS). Schiro, 56 anni, assumerà la presidenza della direzione venerdì, due mesi dopo essere entrato nel gruppo finanziario-assicurativo come braccio destro di Hüppi.

L’»ascesa al trono» di Schiro il 17 maggio coinciderà con la partenza definitiva del 59enne Hüppi, che da questa data – indica oggi ZFS in una nota – non avrà più funzione alcuna nel gruppo. Dal 1995, Hüppi aveva cumulato gli incarichi di presidente della direzione (CEO) e del consiglio d’amministrazione (Cda).

Il doppio mandato gli era valso aspre critiche da parte degli azionisti e della comunità finanziaria, giustificate dalla perdita di 387 milioni di dollari patita l’anno scorso (contro un utile di 2,33 miliardi nel 2000) e da una successione di quattro avvertimenti sui risultati che hanno incrinato la credibilità della direzione.

Fortemente scosso, Hüppi aveva finito per gettare la spugna, annunciando in febbraio la partenza dalla direzione e, due mesi più tardi, le dimissioni dal Cda. Nel comunicato, ZFS gli esprime «riconoscenza per il lavoro compiuto e per il suo contributo allo sviluppo del gruppo».

Difficile successione

Schiro ha potuto farsi un’idea di quanto lo aspetta dopo aver assunto lo scorso marzo l’incarico di responsabile operativo della divisione finanze. Una funzione di braccio destro di Hüppi insieme a Peter Eckert, incaricato del riorientamento strategico. Secondo gli osservatori, i due manager, con altri papabili, erano in concorrenza per il posto di CEO.

Prima di entrare in ZFS, James Schiro era alla guida di PricewaterhouseCoopers, numero uno mondiale delle società di consulenza e di revisione contabile, ai cui vertici era salito a cominciare dal 1967, fino alla carica di presidente del consiglio d’amministrazione e poi di CEO.

Schiro è diplomato in contabilità e in economia aziendale dell’Università St John, a New York. La sua nomina pone fine a un periodo d’incertezza durato quasi tre mesi e valso nuove critiche a Rolf Hüppi, accusato di aver male preparato la sua successione. Come già annunciato, la presidenza del Cda è stata affidata invece all’olandese Lodewijk van Wachem (71 anni).

Assemblea degli azionisti agitata

Gli azionisti, che si riuniscono giovedì in assemblea generale a Zurigo, devono eleggerlo per un periodo di due anni. Attualmente vicepresidente del consiglio, van Wachem è un professionista dei Cda. Siede in particolare in quelli di IBM, BMW e Bayer ed è presidente di Philips.

Come l’anno scorso, l’assemblea degli azionisti si annuncia movimentata. La fondazione ginevrina d’investimenti Ethos formulerà una serie di proposte destinate a migliorare il governo aziendale. Essa esigerà che gli statuti del gruppo vietino esplicitamente al presidente del Cda di far parte contemporaneamente della direzione. Chiederà inoltre di ridurre da tre a due anni la durata d’incarico degli amministratori e proporrà che la loro elezione avvenga individualmente.

Il Cda di ZFS si dice d’accordo con quest’ultimo punto, ma respinge le altre due proposte. Esso rileva che in certe situazioni il cumulo dei mandati può essere opportuno.

swissinfo e agenzie

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