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Utili in calo a Swisscom

La concorrenza nel settore delle telecomunicazioni è sempre più dura swissinfo.ch

Il gruppo delle telecomunicazioni Swisscom ha registrato nel primo semestre del 2006, con 759 milioni di franchi, un utile netto inferiore di un terzo allo stesso periodo del 2005.

All’origine del calo non c’è il dibattito politico degli ultimi mesi sulla privatizzazione di Swisscom, bensì gli accantonamenti necessari ad affrontare un contenzioso giudiziario.

La redditività di Swisscom continua a diminuire quest’anno, nonostante il forte aumento dei clienti nella telefonia mobile e nell’ADSL.

Il giro di affari si è contratto del 2,8% a 4,77 miliardi di franchi, ha comunicato mercoledì Swisscom. L’utile operativo (Ebit) è sceso del 25,7 % a 1,1 miliardi di franchi. «Non è soddisfacente», ha ammesso Carsten Schloter, presidente della direzione del gigante blu in una conferenza telefonica.

Il primo fattore che ha inciso negativamente è un accantonamento supplementare di 180 milioni di franchi per le procedure d’interconnessione, dopo la decisione della Commissione delle comunicazioni di ridurre le tariffe applicate dall’operatore fra il 2004 e il 2006 per il trasferimento a Cablecom dei numeri individuali nella rete fissa.

La seconda causa è la riduzione delle tariffe di terminazione nell’ambito della telefonia mobile. Infine ha influito anche la diminuzione della redditività lorda della divisione informatica (Swisscom IT Services), in particolare a causa delle riserve di 49 milioni costituite per i rischi contrattuali.

Questa unità, ancora piccola (164 milioni di fatturato con i clienti esterni in sei mesi), è «assolutamente strategica», ha assicurato Schloter, e sta pagando il prezzo del forte processo di espansione dell’azienda negli ultimi anni.

Ininfluenti sui risultati appare invece il dibattito sulla privatizzazione di Swisscom. “I problemi che Swisscom ha avuto alla fine dell’anno scorso e all’inizio di quest’anno non hanno avuto nessun effetto su questi risultati”, nota anche l’analista della banca Vontobel Panagiotis Spiliopoulos interpellato da swissinfo.

Previsioni al ribasso

Swisscom, la cui privatizzazione è stata rifiutata dal Parlamento, ammette che non riuscirà a mantenere i suoi obiettivi di redditività.

Per la seconda parte dell’anno, l’azienda rivede il risultato di esercizio (Ebitda) al ribasso «in un contesto di aspra concorrenza e di riduzioni dei prezzi» nell’ambito della telefonia mobile e fissa: 3,7 miliardi di franchi anziché i 4 miliardi attuali. Le attese per le vendite restano invece a circa 9,5 miliardi di franchi, 200 milioni in meno del 2005.

Nelle prossime settimane Swisscom lancerà un riacquisto di azioni per un ammontare di 2,25 miliardi di franchi.

In questo modo l’azienda potrà distribuire agli azionisti la liquidità non necessaria. Swisscom assicura che disporrà della flessibilità finanziaria anche dopo tale operazione. La data esatta e le modalità della transazione non sono ancora state definite.

Aumento dei clienti

La redditività di Swisscom è diminuita nonostante il forte aumento dei clienti nella telefonia mobile e nell’ADSL.

Nel primo semestre il numero dei collegamenti internet a banda larga (ADSL) è cresciuto del 32,2% a 1,25 milioni di unità. Il numero dei collegamenti analogici e digitali invece è sceso a 3,79 milioni di unità (-2,1%) a causa della forte concorrenza dei gestori di reti via cavo e alla sostituzione con collegamenti mobili.

Anche nel segmento della telefonia mobile, il numero di clienti è salito del 10,5% a quota 4,47 milioni, grazie soprattutto all’introduzione di nuovi modelli tariffari e al lancio diun telefonino a prezzi modici in collaborazione con il grande distributore Migros (M-Budget-Mobile).

Per quanto rigurada l’accusa di abuso di posizione dominante nei costi di terminazione della telefonia mobile, «la procedura è ancora aperta», ha spiegato Schloter. La Commissione della concorrenza (Comco) prevedeva in primavera di infliggere a Swisscom una multa di 489 milioni di franchi.

«La Comco ci ha informati che ha un nuovo progetto», ha aggiunto. La decisione definitiva dovrebbe arrivare verso la fine dell’anno e il suo impatto finanziario sarà valutato a quel momento.

swissinfo e agenzie

Swisscom è il principale operatore telefonico sul mercato telefonico elvetico.

Fino al 1998 la società disponeva ancora del monopolio nel settore della telefonia in Svizzera.

Il 23 novembre 2005, il governo aveva annunciato la vendita del pacchetto di azioni che della Confederazione, che detiene oltre il 66,1% di Swisscom,

In attesa di questa cessione, il governo svizzero ha vietato grandi acquisizioni all’estero all’operatore telefonico.

Contemporaneamente il governo aveva imposto a Swisscom di rinunciare ad acquisizioni all’estero.

Nello scorso giugno in parlamento si sono imposte le forze contrarie alla privatizzazione.

Il loro timore è che un’eventuale vendita di Swisscom ad un gruppo estero pregiudichi l’approvvigionamento di base della popolazione svizzera con i servizi di telecomunicazione.

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