Gaza: Netanyahu, chi spinge per votare vuole bloccare la guerra
(Keystone-ATS) Il premier israeliano Benyamin Netanyahu è tornato a respingere le pressione internazionali per fermare la guerra a Gaza “prima che gli obiettivi siano raggiunti”.
“Lo fanno – ha spiegato – lanciando false accuse contro l’Idf, contro il governo israeliano e il suo primo ministro. Lo fanno riferendosi anche a dichiarazioni di esponenti americani, cercando di premere per le elezioni adesso, nel mezzo della guerra. E lo fanno perché sanno che le elezioni adesso fermeranno la guerra e paralizzeranno il paese per almeno sei mesi”.
“Nessuna pressione internazionale ci impedirà di realizzare tutti gli obiettivi della guerra: eliminare Hamas, liberare tutti i nostri ostaggi e – ha aggiunto Netanyahu – garantire che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele”.
“Ai nostri amici della comunità internazionale – ha insistito il premier – dico: avete la memoria così breve? Avete dimenticato così in fretta il 7 ottobre, il più terribile massacro commesso contro gli ebrei dopo l’Olocausto? Siete così pronti a negare a Israele il diritto di difendersi dai mostri di Hamas? Invece di esercitare pressioni su Israele, che sta combattendo una guerra ingiusta, contro un nemico che non può essere più crudele, rivolgete la vostra pressione contro Hamas e il suo protettore, l’Iran. Sono loro che rappresentano un pericolo per la regione e il mondo intero”.
Netanyahu ha quindi confermato l’operazione a Rafah: “Ci vorranno alcune settimana e accadrà”, ha detto.