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Gli ambientalisti cercano di regolare la loro crisi

La presidente dell'ATA Franziska Teuscher e il nuovo membro del Comitato Martin Bäumle Keystone

Riuniti in assemblea a Ginevra, i delegati dell'Associazione traffico e ambiente hanno adottato un nuovo regolamento sull'uso del diritto di ricorso.

Le dure battaglie condotte l’anno scorso contro alcuni progetti edili avevano attirato pesanti critiche esterne agli ambientalisti, sollevando anche dissensi interni.

In futuro l’Associazione traffico e ambiente (ATA) disporrà di un regolamento interno più chiaro per definire i casi nei quali inoltrerà un ricorso contro progetti immobiliari.

Lo hanno deciso questo fine settimana i delegati dell’associazione, chiamati tra l’altro a superare le divisioni interne sorte l’anno scorso, in relazione soprattutto al diritto di ricorso.

Lo opposizioni dell’ATA ad alcuni progetti edili e commerciali, a cominciare dal nuovo stadio di calcio dell’Hardturm di Zurigo, avevano sollevato pesanti attacchi da parte di partiti politici, organizzazioni economiche e aziende private.

Emorragia di membri

Criticata per il suo spirito di «intransigenza», l’associazione si è vede confrontata dall’anno scorso ad un forte calo del numero dei suoi membri.

Nel 2004, l’ATA ha infatti perso quasi 5’000 dei suoi 140’000 sostenitori, aziende e soprattutto privati che finanziano l’associazione. Per il 2005 si prevede un’altra perdita di 11’000 membri.

«Si tratta solo di previsioni. Ho fiducia nelle nostre capacità di mobilizzazione nelle nuove campagne che condurremo per cercare nuovi sostenitori», ha dichiarato la presidente dell’associazione Franziska Teuscher.

A suo avviso, la diminuzione del numero dei membri è dovuta alla soppressione dei ribassi accordati ai membri per l’acquisto degli abbonamenti annuali delle Ferrovie federali svizzere.

«Vi sono inoltre delle fluttuazioni interne legate all’età relativamente alta dei nostri membri», ha aggiunto Franziska Teuscher, cercando di rassicurare i delegati.

Divisioni interne

La politica seguita l’anno scorso dall’ATA e gli attacchi esterni avevano però lasciato il segno sull’organizzazione ambientalista.

Su alcuni dossier, in particolare quello dello stadio di Zurigo, erano emersi gravi dissensi all’interno dell’associazione. Una spaccatura si era delineata in particolare tra i responsabili della sede centrale di Berna e i rappresentanti della sezione di Zurigo, favorevoli ad una linea più dura.

Con l’approvazione di un nuovo regolamento relativo al diritto di ricorso e con una ristrutturazione interna, che dà maggiore peso alle sezioni locali, l’ATA spera ora di aver superato la crisi interna.

«Con il nuovo regolamento abbiamo raggiunto soluzioni soddisfacenti per tutti e a tutti i livelli», ha dichiarato la presidente e consigliera nazionale.

Sezioni più forti

Il nuovo regolamento prevede che ricorsi debbano essere inoltrati «quando le disposizioni giuridiche relative all’ambiente sono violate o quando gli standard ambientali della giurisprudenza non sono rispettati».

I delegati hanno peraltro deciso di rafforzare la posizione delle sezioni, considerate più radicali, che sono ora maggioritarie con quattro rappresentanti su sette in seno alla Commissione di diritto di ricorso allargata (DRA).

A questo organo arbitrale spetta la competenza di decidere l’inoltro di contestazioni giuridiche in tema ambientale in caso di disaccordo tra entità locali e Comitato centrale.

«I media hanno parlato a torto di una vittoria dei sostenitori della linea dura», ha commentato Franziska Teuscher.

«Ma le sezioni hanno ritirato la loro proposta di ridurre il mandato del Comitato centrale a un anno soltanto e hanno rinunciato a procedere alla rielezione dell’intero organo. Si tratta di una manifestazione di fiducia nei nostri confronti», ha detto la presidente.

Sabato l’assemblea dei delegati ha assegnato i quattro seggi ancora vacanti nel comitato centrale, eleggendo Martin Bäumle (sezione Zurigo), Ueli Doepper (Vaud), Peter Jans (San Gallo/Appenzello) e Sybille Lehmann (Lucerna).

Meno traffico individuale nelle città

L’ATA ha inoltre lanciato un appello in favore di limiti più severi al traffico motorizzato e di un potenziamento della rete di trasporti pubblici, affinché possa coprire tutto il territorio.

Per il finanziamento, l’ATA propone la creazione di un «fondo in favore dei trasporti pubblici negli agglomerati».

Le proposte elaborate dal Consiglio federale in favore dei trasporti pubblici nelle agglomerazioni, dopo la bocciatura popolare del controprogetto all’iniziativa «Avanti», non convincono totalmente l’associazione ambientalista.

L’idea di creare un «fondo urgente transitorio» è sostenuta dall’organizzazione poiché permetterebbe di realizzare 14 importanti progetti nel settore dei trasporti pubblici.

L’ATA scarta invece la proposta di un «fondo d’infrastruttura» dato che comprenderebbe anche gli investimenti per portare a termine la rete delle strade nazionali.

swissinfo e agenzie

Secondo uno studio dell’Università di Ginevra, nel periodo tra il 1996 e il 2003 8’768 ricorsi sono stati trattati dal Tribunale federale.
Di questi solo 84 erano stati inoltrati da associazioni ambientaliste, con un media annuale di 10,5 casi.
Il tasso di successo dei ricorsi di diritto amministrativo è del 18,6%, mentre su questioni ambientali raggiunge il 63%.

L’Associazione traffico e ambiente (ATA) è stata fondata il 15 maggio 1979.

L’organizzazione ambientalista, che ha sede a Herzogenbuchsee nel canton Berna, si impegna in particolare in favore di una mobilità rispettosa dell’uomo e dell’ambiente.

Con circa 140’000 membri, l’ATA è la seconda associazione nel settore dei trasporti dopo il Touring club svizzero (TCS).

L’anno scorso l’ATA aveva sollevato forti critiche in seguito alla sua opposizione ad alcuni grandi progetti edili e commerciali.

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