GR: un primo passo verso il rinnovo della “Ciäsa Granda” a Stampa
L'assemblea comunale di Bregaglia ha approvato ieri sera un credito d'impegno pari a un massimo di 1,5 milioni di franchi per rinnovare l'edificio del museo "Ciäsa Granda" a Stampa (GR). Si tratta di un primo passo, dato che i costi complessivi del progetto ammontano a 15 milioni di franchi.
(Keystone-ATS) “È il più bel regalo di Natale che potessimo ricevere”. Reagisce così Jakob Messerli, presidente della “Fondazione Museo Ciäsa Granda e Atelier Giacometti”, alla decisione dell’assemblea comunale di Bregaglia. Per la Fondazione è anche un segno di fiducia per il lavoro svolto negli ultimi due anni. Ieri sera 63 persone hanno detto “sì” al credito, un solo voto contrario e 26 gli astenuti.
Allungare il periodo di apertura
L’obiettivo del progetto che interessa esclusivamente lo stabile del museo “Ciäsa Granda” è di renderlo adatto al futuro. “Da 35 anni non sono più stati fatti grandi lavori all’edificio che risale al 16esimo secolo. Ci sono problemi di umidità, di sicurezza in caso di incendio, non è accessibile alle persone con disabilità”, ha elencato Messerli a Keystone-ATS. Inoltre il museo dispone di una sola sala per esposizioni climatizzata, il che limita la possibilità di ospitarne altre contemporaneamente.
Il nuovo progetto prevede di ampliare l’edificio. Nel progetto di rinnovo dello Studio di architettura Baserga/Mozzetti di Muralto sono previsti un ascensore, una scala e una nuova area espositiva. “Con il risanamento sarà possibile allungare il periodo di apertura anche nei periodi freddi”, ha continuato il presidente, aggiungendo che oggi il museo è aperto solo da giugno a ottobre. Così facendo sarebbe possibile aumentare il numero di visitatori, che ad oggi si aggirano sui 4’000 all’anno.
Raccolta fondi si prospetta impegnativa
L’assemblea comunale ha concesso ieri sera un primo contributo, che corrisponde al 10% dell’investimento totale. Il sindaco di Bregaglia, Fernando Giovanoli, ammette che è una bella cifra, “ma se non inizia qualcuno a dare un sostegno finanziario sarà difficile trovare altri fondi”. La fondazione deve ora garantire il restante 90% dei costi. Il Comune verserà il contributo nel 2030 a seguito della sottoscrizione della riconcessione degli impianti idrici a ewz.
Messerli ammette che sarà impegnativo trovare il resto dei soldi. “Ma la votazione di ieri sera ci sprona e ci motiva ad affrontare questa prossima tappa”. La fondazione ha una strategia per la raccolta fondi. Un ruolo importante lo giocheranno le fondazioni di promozione. Alla domanda se ci si è posti un termine entro i quali i soldi devono essere a tetto, Messerli risponde: “Prima è, meglio è”. I tempi di costruzione dovrebbero durare due anni.
“Simbolo della cultura in Bregaglia”
Dopo anni in cui gli investimenti erano concentrati nei lavori per la messa in sicurezza di Bondo a seguito della frana, la Bregaglia può concentrarsi ora su altri progetti – anche riguardanti il mondo culturale. “È l’unico museo che abbiamo in valle di queste dimensioni e con questi contenuti. Non è solo d’interesse culturale, ma pure turistico”, ha spiegato Giovanoli. Si tratta del simbolo della cultura in Bregaglia, legato al territorio, alla sua storia e alle sue tradizioni. Al suo interno si possono anche ammirare opere dei celebri artisti della famiglia Giacometti o di Varlin.