
I 125 anni dell’Associazione di Belle Arti dei Grigioni

Da 125 anni l'Associazione di Belle Arti dei Grigioni promuove l'arte nel Cantone. I grandi festeggiamenti si terranno sabato a Coira. Ripercorriamo la storia dell'associazione con il presidente Thomas Spielmann e la direttrice Iris Aschwanden.
(Keystone-ATS) L’Associazione di Belle Arti dei Grigioni (talvolta designata come Società grigione di Belle Arti) è stata creata a Coira il 28 giugno del 1900. La festa di sabato si terrà nel giorno esatto dell’anniversario dei 125 anni.
All’origine, è stato istituito un comitato d’iniziativa per “poter mostrare anche nel Cantone dei Grigioni le esposizioni della Società Svizzera di Belle Arti, che fanno il giro della Confederazione”, spiega in un’intervista a Keystone-ATS Spielmann.
Gli inizi
Il comitato d’iniziativa di allora, composto da otto uomini e due donne, definisce nel corso di una riunione costitutiva nel giugno 1900 i contenuti dell’associazione: “Lo scopo dell’arte è suscitare il piacere estetico. […] Come obiettivo secondario si può considerare il perfezionamento dell’uomo dal punto di vista spirituale, morale e religioso”, si legge in una nota informativa sul 125esimo anniversario.
“Il comitato disponeva già di una piccola collezione di opere”, dice Spielmann. “Allora la tassa di socio per i membri era di tre franchi, cifra che pare ridicola se comparata a quella di oggi che è di 90 franchi”.
Nel tempo, l’associazione “è diventata sempre più grande”, acquisendo ulteriori membri; oggi ne conta più di 1’700. “Circa la metà dei membri vivono a Coira”, spiega dal canto suo Aschwanden. “Per la città siamo un’istituzione importante”. Nel 1900 i membri erano 170, aggiunge, e “la vicepresidente di allora era una donna”.
La creazione dell’associazione mantello, la Società Svizzera di Belle Arti, risale a molto prima, nel 1806, con il nome di “Gesellschaft Schweizer Künstlern und Kunstfreunde”, poi rilanciata nel 1839 con il nome attuale, ricorda Spielmann. “La sezione grigionese di Belle Arti è stata creata molto dopo rispetto a quelle di altre regioni”, aggiunge Aschwanden. “Siamo l’unica associazione di belle arti nei Grigioni che fa ufficialmente parte dell’associazione mantello elvetica”.
Villa Planta e nuovo edificio
Dal 1919, il Cantone acquisisce Villa Planta a Coira, mettendola a disposizione dell’associazione per organizzare regolarmente esposizioni, dice Spielmann. Villa Planta è ancora oggi parte del Museo d’arte dei Grigioni.
Dal 2011, con l’entrata in funzione del nuovo direttore del museo Stephan Kunz, l’associazione ha acquisito un nuovo ruolo con compiti precisi. “Assieme al direttore artistico prepariamo il programma annuale”, precisa il presidente.
In media, vengono organizzate tra le sei e le otto esposizioni temporanee all’anno, indica. E una quarantina di eventi di diversi formati, fra cui visite guidate, completa Aschwanden. “Cerchiamo di proporre un programma che possa interessare tutti i tipi di pubblico, dai bambini agli anziani”, aggiunge. L’associazione disponeva già nel 1900 di un settore dedicato ai giovani; “anche oggi cerchiamo di attirarli con formati mirati quali ‘Museum meets…'”.
A partire dall’apertura del nuovo edificio del museo, progettato dallo studio di architetti spagnoli Barozzi Veiga, nel 2016, l’istituzione si “è sviluppata fortemente. L’ampliamento ha raddoppiato la superficie espositiva e ha creato spazi in cui è possibile esporre opere di grandi dimensioni”, spiega Spielmann. Ci ha permesso di “mostrare l’arte in modo esteso”. Grazie a ciò l’associazione può proporre installazioni e performance. In questo ambito la mediazione è fondamentale.
Ruolo cambiato nel tempo
Il ruolo dell’organizzazione è un po’ cambiato in 125 anni. All’inizio del ‘900 “l’associazione era responsabile della collezione, acquistava nuove opere o ne riceveva in dono e finanziava le esposizioni”, spiega Aschwanden.
Nel 1929, viene creata la Fondazione collezione d’arte grigione (Bündner Kunstsammlung) che si occupa della collezione del Museo d’arte, di proprietà del Cantone, e dei relativi acquisti. “Da quella data, l’Associazione di Belle Arti è responsabile delle esposizioni e degli eventi dell’istituzione” e non più dell’acquisizione di opere. Associazione, fondazione e Cantone collaborano strettamente.
“Il nostro obiettivo è sempre quello di realizzare mostre che si tengono qui nei Grigioni per un motivo”, prosegue citando ad esempio il fatto che gli artisti hanno lavorato nel Cantone o la nota famiglia Giacometti. Lo stesso giorno dell’anniversario si aprirà una retrospettiva dedicata a Diego Giacometti, “la prima al mondo in un museo d’arte”, precisa Spielmann.
“Ci occupiamo anche del finanziamento”. Oltre ad acquisire nuovi membri, l’obiettivo dell’associazione è “che le persone si scambino opinioni sull’arte”, all’insegna del motto “condividere la gioia dell’arte o scoprire l’arte insieme”, che risale già ai tempi della creazione, spiega Aschwanden. L’associazione in futuro intende sviluppare ulteriormente la digitalizzazione e la sostenibilità in seno al museo.
La festa dell’anniversario
I 125 anni dell’associazione culmineranno in una festa che si terrà sabato al Museo d’arte dei Grigioni a Coira. In programma, ci sono le porte aperte dell’istituzione nonché interventi sonori di Julian Sartorius. Per l’occasione verrà proposto nel corso della giornata il formato “Echo” nel quale per 125 secondi, diverse personalità del mondo dell’arte, della cultura, del turismo e della politica parlano, suonano, recitano o si esibiscono.
“Con questa festa vogliamo offrire qualcosa al pubblico e ringraziarlo per il sostegno mostratoci in tutti questi anni”, afferma la direttrice.
https://125-buendner-kunstverein.ch/it