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All’avanguardia contro le minacce nucleari, biologiche e chimiche, il Laboratorio di Spiez compie 100 anni

Persona in tuta isolante in camera stagna
Il Laboratorio di Spiez è l’unico luogo in Svizzera autorizzato a creare e manipolare agenti di guerra chimica e biologica, e ad analizzare i suoli più radioattivi del pianeta. Keystone / Peter Klaunzer

In occasione del centenario del Laboratorio di Spiez (Canton Berna), all’avanguardia nella protezione contro le minacce nucleari, biologiche e chimiche, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha riconfermato la scorsa settimana il sito come centro di collaborazione. Ecco di cosa si occupano le scienziate e scienziati che lavorano nella struttura.

Il direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), Rafael Grossi, ha confermato così il partenariato in essere e prorogato di quattro anni lo statuto di laboratorio di riferimento del Laboratorio di Spiez.

Il sito bernese ha definito con l’AIEA il programma di lavoro per il periodo 2025-2028. La sorveglianza ambientale nelle zone colpite dalla catastrofe di Fukushima rappresenta una delle priorità. Il Laboratorio di Spiez continuerà quindi a partecipare alla raccolta e all’analisi di campioni d’acqua rilasciata in mare nella località giapponese.

due persone
Il direttore generale dell’AIEA, Rafael Grossi (a sinistra), consegna al consigliere federale Martin Pfister la targa che attesta il rinnovo del Laboratorio di Spiez come centro di collaborazione per quattro anni. Keystone / Peter Klaunzer

L’Ufficio federale della protezione della popolazione ricorda che il Laboratorio di Spiez è un’istituzione scientifica riconosciuta a livello mondiale per il suo contributo alla protezione contro le minacce di tipo nucleare, biologico e chimico.

Gas sarin, Novitchok, suoli radioattivi, coronavirus…

Fondato nel 1925 con il nome di Laboratorio di analisi dei gas di Wimmis, l’istituzione ha visto evolvere e ampliarsi considerevolmente il ventaglio delle sue attività. Esisteva infatti dal 1923 un centro dedicato allo studio della nuova minaccia militare rappresentata dalle armi chimiche.

Oggi, il Laboratorio di Spiez è l’unico luogo in Svizzera autorizzato a creare e manipolare agenti di guerra chimica e biologica, oltre che ad analizzare i suoli più radioattivi del pianeta.

Le sue scienziate e i suoi scienziati sono stati tra i primi a rilevare la catastrofe nucleare di Chernobyl, hanno analizzato gli attacchi con gas sarin in Siria e l’avvelenamento con Novitchok di un ex agente russo nel Regno Unito. Sostanze ultra-pericolose, manipolate da una manciata di specialiste e specialisti in condizioni di sicurezza estrema.

Il Laboratorio di Spiez conserva anche uno dei coronavirus più rari e letali, il MERS-CoV. L’Organizzazione mondiale della sanità ha indicato lunedì di averlo aggiunto al proprio deposito internazionale di campioni biologici presso il sito bernese. Questo coronavirus provoca malattie respiratorie mortali nel 37% dei casi. Attualmente, non esistono né vaccini né medicinali autorizzati contro questo patogeno.

Tradotto con il supporto dell’IA/Zz

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