
Il bancomat sarà presto storia in Svizzera?

Per decenni le cabine telefoniche hanno fatto parte dello spazio pubblico, ma oggi sono scomparse. Il classico bancomat potrebbe subire un destino simile?
La pandemia ha cambiato il comportamento nei pagamenti. In breve tempo, molte persone sono passate dal contante al “cashless”. Anche il numero di bancomat in Svizzera è diminuito notevolmente: da oltre 7’000 a poco più di 6’000, nonostante l’aumento della popolazione.
Il numero di transazioni presso i Postomat (gli ATM della Posta) mostra una tendenza simile. Secondo l’agenzia di stampa AWP, Postfinance ha registrato un calo del 10% nella prima metà dell’anno rispetto al 2024.
Il classico bancomat sta finendo in disuso? Si direbbe di sì, perché le carte di debito e le app hanno da tempo soppiantato il contante. Anche per chi vuole utilizzare ancora quest’ultimo, sono emersi nuovi modelli. Per esempio, ora è possibile prelevare contanti alla cassa di vari negozi e chioschi.
Con il calo dei prelievi di contante dagli sportelli automatici, il loro mantenimento diventa sempre meno sostenibile per istituti finanziari e operatori. Inoltre, i bancomat rappresentano un rischio crescente per la sicurezza, come dimostrano i numerosi attacchi avvenuti in Svizzera, spesso condotti con l’uso di esplosivi.

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Il ciclo di vita delle banconote svizzere
Tra gli argomenti a favore del bancomat, il primo è che il denaro contante è ancora molto diffuso nella Confederazione. Secondo un sondaggio della Banca Nazionale Svizzera (BNS), le persone effettuano circa un terzo delle loro transazioni quotidiane in contanti. Il 95% delle persone interpellate vuole conservare il contante. Anche tra i giovani solo una piccola minoranza (10%) vuole abolirlo.
Il contante gode di una buona reputazione nel Paese e la BNS presume che rimarrà tale. Di recente ha annunciato una nuova serie di banconote che entrerà in circolazione nel 2030. Il tema è anche all’ordine del giorno in politica: un’iniziativa popolare vuole inserire nella Costituzione l’obbligo di garantire un “sufficiente approvvigionamento di monete e banconote”.
Insomma, il contante è ancora popolare in Svizzera, ma non è più il mezzo di pagamento più importante. Questo è dimostrato anche dalla lingua: “twintare” (inviare del denaro o pagare tramite l’app Twint) si è ampiamente affermato come verbo di uso quotidiano.
Stando alla BNS, la quantità di contante in circolazione resta piuttosto costante, intorno ai 73 miliardi di franchi. Una possibile spiegazione potrebbe essere legata al fatto che le persone lo accumulino. Anche i piani della BNS per le nuove banconote e il referendum che vuole inserire il contante nella Costituzione sono un segnale del rapporto speciale tra la popolazione svizzera e le sue monete e i suoi contanti.
Anche se il bancomat perde di appeal, probabilmente non farà la fine della cabina telefonica: l’ultima in Svizzera è stata smantellata nel 2019.
Tradotto con il supporto dell’IA/Zz

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