Iraq: Mosul, solo 5% abitanti tornati in Città vecchia
(Keystone-ATS) Non sono più del 5% le famiglie tornate a vivere nella Città vecchia di Mosul, nonostante siano ormai passati più di sei mesi da quando le forze governative l’hanno strappata al controllo dell’Isis. Lo afferma la direzione della direzione della Difesa civile locale.
“La città è in maggior parte distrutta e c’è una mancanza totale di servizi”, ha detto il generale di polizia Mohammad Mahmoud, capo della Difesa civile. “Le poche famiglie che sono tornate – ha aggiunto l’alto ufficiale – sono quelle che abitavano case che sono state danneggiate solo lievemente”.
La Città vecchia di Mosul, dove prima dell’arrivo dell’Isis vivevano circa 100’000 persone, è la parte dell’area urbana che ha subito le maggiori devastazioni durante l’offensiva per strapparla allo Stato islamico, accompagnata da pesanti bombardamenti della Coalizione internazionale a guida Usa.
Da qui nel 2014 Abu Bakr al Baghdadi proclamò la rinascita del Califfato parlando dal pulpito della moschea di Al Nouri. Anche questo luogo di culto è stato distrutto.
Secondo statistiche diffuse dalle autorità irachene, oltre il 60 per cento degli edifici della Città vecchia è rimasto distrutto, il 30 per cento ha subito pesanti danni e il 10 per cento leggeri.
Il generale Mahmoud ha detto che sono 2’585 i cadaveri che sono stati estratti da sotto le macerie, in gran parte di civili.