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Israele abbatte jet Damasco, Netanyahu avverte Siria

Resta alta la tensione fra Israele e Siria sulle Alture del Golan. KEYSTONE/EPA/ATEF SAFADI sda-ats

(Keystone-ATS) Lo stato di massima allerta è stato decretato nel nord di Israele in seguito all’abbattimento da parte di una batteria di missili Patriot di un caccia siriano Sukhoi.

Secondo il premier Benyamin Netanyahu, il jet era “penetrato nello spazio aereo israeliano, in violazione degli accordi con la Siria del 1974 di separazione delle forze” sul Golan. “Non siamo disposti ad accettare episodi del genere”, ha aggiunto il premier. Ma Damasco ha subito replicato che il velivolo è caduto in territorio siriano, a 15 chilometri circa da Israele.

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Secondo la Siria si è trattato di un attacco premeditato israeliano per disturbare, è stato spiegato, lo sforzo militare dell’esercito di Bashar al-Assad nel Wadi Yarmukh, al confine fra Siria, Giordania ed Israele, dove miliziani islamici controllano una sacca di resistenza.

Ma queste accuse hanno ricevuto a loro volta, in Israele, una smentita immediata. “Non ci immischiamo affatto nei combattimenti in Siria”, ha assicurato alla stampa estera una fonte militare. “Quel velivolo è stato abbattuto solo perché era penetrato di due chilometri nel nostro spazio aereo. E ciò è per noi inaccettabile”.

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