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Referendum contro legge sul personale federale: voteremo in novembre

Membri del sindacato consegnano a Berna le firme raccolte per il referendum Keystone

Gli svizzeri dovranno pronunciarsi in votazione popolare sulla soppressione a livello federale dello statuto di funzionario. Sono infatti state consegnate giovedì a Berna quasi 77 000 firme contro la nuova Legge sul personale della Confederazione.

Stando a Hans Ueli Ruchti, presidente dell’Unione federativa del personale delle amministrazioni e delle imprese pubbliche, le firme raccolte sarebbero molte di più: 94 000, ha assicurato. Ma per il momento sono state consegnate solo quelle autenticate. Più della metà delle adesioni provengono dalla Svizzera romanda e dal Ticino, cantone dove sono state raccolte 13.384 firme. Lo scrutinio si svolgerà il 26 novembre.

Secondo l’Unione federativa la nuova legge concerne 105 000 dipendenti dell’amministrazione federale, delle FFS e della Posta. Ma potrebbe essere un segnale non solo per gli impiegati dei cantoni e dei comuni, ma anche per l’economia privata.

I sindacati criticano in particolare le insufficienze della legge nel campo della protezione contro i licenziamenti. Inoltre, stando all’Unione federativa, il progetto di ordinanza d’applicazione prevede una riduzione giudicata «draconiana» del salario minimo, che sarà portato a 2770 franchi. L’orario di lavoro potrebbe inoltre essere portato a 45 ore e le vacanze ridotte al minimo previsto dal Codice delle obbligazioni. In generale le nuove disposizioni metterebbero in pericolo lo stesso servizio pubblico.

Il Dipartimento federale delle finanze ha reagito giovedì con un comunicato, sostenendo che la nuova legge garantisce invece una «larga sicurezza dell’impiego». Prevede infatti che i dipendenti federali, Posta e FFS compresi, restino sottomessi al regime di diritto pubblico.

Non tutti i sindacati sostengono il referendum. Vi si oppongono per esempio la Confederazione dei sindacati cristiani, il sindacato «transfair» e l’Associazione del personale militare. Anche l’Associazione del personale della Confederazione è contraria, ma essendo affiliata all’Unione federativa partecipa al finanziamento della campagna, ha spiegato Ruchti.

swissinfo e agenzie

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